Frazione di 168 chilometri da Morro d'Oro a Sarnano-Sassotetto: tre i Gran Premi della Montagna, con arrivo a quota 1465 metri.
Evento: | quinta tappa, Morro d'Oro-Sarnano-Sassotetto |
Luogo: | Italia |
Quando: | 10 Marzo 2023 |
Dove vederla: | Rai 2, Eurosport 2 |
Dopo gli assaggi di salita nel finale della quarta tappa, da Greccio a Tortoreto, vinta da Jasper Philipsen, velocista belga che ha timbrato per la prima volta in stagione il cartellino, la quinta frazione della Tirreno-Adriatico è costituita da un vero e proprio tappone di montagna, con tre Gpm e un arrivo in quota a 1465 metri. Si parte da Morro d'Oro, in provincia di Teramo, e si arriva al Sassotetto di Sarnano, in provincia di Macerata, dopo 168 chilometri e con un dislivello di 3800 metri. Inutile sottolineare come gli scossoni alla classifica generale siano da mettere assolutamente in preventivo: è tra i tornanti del Sassotetto, più ancora che tra quelli di San Ginesio o della salita di Gualdo, che si deciderà il destino della Tirreno-Adriatico 2023.
La partenza è fissata alle 11:25 di venerdì 10 marzo da Morro d'Oro, piccolo centro del Teramano posto a un'altitudine di 210 metri sul livello del mare, su una delle ultime colline che degradano verso il mar Adriatico. Particolarmente aspri già i primi chilometri del percorso, con alcuni saliscendi anche piuttosto impegnativi come quello di Notaresco, la salita di Bellante e quella di Garrufo, che precedono l'ingresso nelle Marche e nella provincia di Ascoli Piceno. Anche qui si sale e si scende senza soluzione di continuità, con l'ascesa verso i 306 metri sul livello del mare di Offida, verso i 445 di Castignano e, dopo una ripida discesa, di nuovo verso i 446 metri di Comunanza.
Il traguardo volante di giornata è posto appena entrati in provincia di Fermo, nel territorio del comune di Amandola, quasi sempre presente nel percorso della Tirreno-Adriatico. Uno sprint posto a 67 chilometri dall'arrivo e fissato nel mezzo di un'altra ascesa abbastanza significativa, seppur non gratificata dallo striscione del Gpm: quella verso i 628 metri di Rustici. A questo punto si passa una prima volta da Sarnano per l'ultima, scoppiettante parte di tappa, quella che presenta ben tre Gran Premi della Montagna.
Il primo dei tre Gpm di giornata è quello di San Ginesio, a 42 chilometri dall'arrivo. Una salita di 7,1 chilometri, dai 468 metri di Santa Maria di Pieca ai 638 dello scollinamento, con pendenza media del 2,3 per cento ma con diversi picchi più impegnativi. Appena il tempo di rifiatare e di scendere fino ai 342 metri del Passo Sant'Angelo che si risale subito verso i 484 metri di Santa Lucia e quindi verso i 600 della salita di Gualdo, sede del secondo Gpm di giornata. Una salita in realtà pedalabile, anche se la parte iniziale - quella che conduce verso Santa Lucia - è il tratto più duro, con pendenza che sfiora il 5 per cento. Niente rispetto alle pendenze più impegnative del difficile finale di gara.
Dopo il secondo Gran Premio della Montagna mancano 23 chilometri al traguardo e, dopo una decina di chilometri in falsopiano e un secondo passaggio da Sarnano, a 13,6 dall'arrivo si inizia a salire verso il Sassotetto. Si passa dai 517 metri dell'abitato di Sarnano ai 1465 del traguardo, con una pendenza media del 6,5 per cento e massime fino al 12 per cento, salita costituita da lunghi rettilinei intervallati da tornanti, come nel più classico degli scenari di montagna. Un percorso cucito su misura per gli scalatori, anche perché la fatica della frazione, unita a quella per le quattro tappe immediatamente precedenti, potrebbe farsi sentire tutta nelle gambe dei ciclisti meno a loro agio con certi tipi di pendenze.
Giusto il finale è appena meno ripido, con rettilineo finale di circa 100 metri su fondo asfaltato in leggera salita. L'arrivo è previsto tra le 15:45 e le 16:14 e potrebbe ridisegnare tutte le gerarchie della Corsa dei Due Mari, anche se per il successo finale non sarà ancora detta l'ultima parola. Ci sono infatti altre due tappe in programma e soprattutto quella di sabato si presta a nuovi, possibili ribaltoni: 193 chilometri da Osimo Stazione a Osimo, con quattro muri, gli ultimi due durissimi proprio in prossimità del finale di gara con pendenze rispettivamente del 15 e del 16 per cento.
Meno proibitivo si annuncia invece il percorso dell'ultima frazione in programma domenica 12 marzo, 154 chilometri con partenza e arrivo a San Benedetto del Tronto, mossi nella prima parte e assolutamente pianeggianti negli ultimi 80 chilometri, con tanto di passerella finale all'interno della cittadina simbolo della Riviera delle Palme.
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