Uno sguardo sui protagonisti a sorpresa della Corsa Rosa e sui pretendenti alla maglia bianca, riservata ai nati dal 1998 in poi.
Evento: | Giro d'Italia 2023 |
Luogo: | da Fossacesia Marina a Roma |
Quando: | dal 6 al 28 Maggio 2023 |
Dove vederlo: | Rai 2, Rai Sport HD, Eurosport e Dazn |
I protagonisti più attesi sono noti praticamente a tutti, ma chi potrebbero essere gli outsider del Giro d'Italia 2023? Le possibili sorprese, i campioni che non t'aspetteresti, quelli che magari il gruppo lascia partire da lontano a cuor leggero nelle prime tappe salvo poi pentirsene. Ecco chi potrebbe essere la rivelazione del Giro, insieme ai giovani da tenere d'occhio. Giovani per modo di dire: la maglia bianca, infatti, è riservata ai corridori nati dopo l'1 gennaio 1998.
Chi vincerà il Giro 2023? Riflettori puntati su Primoz Roglic, vincitore dell'ultima Tirreno-Adriatico e già a bersaglio sette volte in questa stagione, o su Remco Evenepoel, campione del mondo in carica e trionfatore alla Liegi-Bastogne-Liegi, oltre che al Tour degli Emirati Arabi Uniti. E come tenere fuori dall'elenco dei favoriti Tao Georghegan Hart, vincitore della Corsa Rosa nel 2020 e recentemente a segno al Tour of The Alps.
Ma chi potrebbe essere l'outsider? Difficile considerare tale Joao Almeida, che è già una realtà del panorama mondiale e che nel 2020 ha sfiorato il successo dopo aver indossato la maglia rosa per 15 giorni. Da tenere d'occhio Damiano Caruso, secondo nel 2021, Alexsandr Vlasov, quarto in quella stessa edizione, e il sempreverde Thibaut Pinot, tra i grandi protagonisti del Giro nel 2017.
Meglio non sottovalutare anche Rigoberto Uran, vecchia volpe delle due ruote, che sulle strade italiane è a suo agio ormai da una decina d'anni. Tra gli scalatori, che in un'edizione del Giro molto difficile come questa potrebbero inserirsi anche nella lotta per la generale, occhi puntati sugli specialisti Koen Bouwman, vincitore l'anno scorso della speciale classifica, sull'agguerritissimo Lennart Kämna e su due debuttanti, Warren Barguil e Jay Vine. Non ci sarà l'italiano Giulio Ciccone, che proprio a pochi giorni dal via ha ufficializzato la sua assenza.
Detto dei possibili outsider in classifica generale e sulle grandi montagne, chi potrebbero essere gli specialisti delle singole frazioni? Quella dei cacciatori di tappe è una categoria sempre assai nutrita. Alcuni potrebbero rientrare in lotta anche per la maglia rosa. Qualche nome? Pavel Sivakov, Bauke Mollema, Einer Rubio, Jack Haig, Hugh Carty e gli azzurri Lorenzo Fortunato e Domenico Pozzovivo, quest'ultimo sulla breccia ormai da anni.
Nutrito il ventaglio degli specialisti a cronometro, che comprende mostri sacri come Filippo Ganna, Matteo Sobrero, Edoardo Affini, Stefan Küng e, naturalmente, il campione del mondo Tobias Foss. I possibili finisseurs? Molto ampio anche questo elenco: da Diego Ulissi a Victor Lafay, da Taco van der Hoorn a Fausto Masnada, da Vincenzo Albanese a Luis Leon Sanchez, senza dimenticare altri storici lottatori come Stefano Oldandi e Davide Formolo.
La lotta nella classifica riservata ai giovani, in realtà, potrebbe coinvolgere alcuni degli stessi protagonisti annunciati della Corsa Rosa. È il caso ovviamente di Remco Evenepoel, il furetto belga che è ancora giovane ma è già un campionissimo, o dello stesso Joao Almeida, già sugli scudi nell'edizione del Giro di tre stagioni fa e annunciato in grande forma. Da tenere d'occhio pure Santiago Buitrago, che si è fatto conoscere nell'edizione 2022 portando a casa un successo di tappa.
Tra i giovani da seguire con grande attenzione c'è pure Thymen Arensmann, che oltre a essere specialista su strada lo è anche nel ciclocross e che l'anno scorso si è piazzato 18esimo in generale: al suo attivo ha già due successi nelle classifiche riservate ai giovani nel Giro di Romandia 2021 e nel Tour of the Alps 2022, mentre nell'ultima edizione della Vuelta ha sorpreso tutti aggiudicandosi il tappone con arrivo in quota alla Sierra Nevada.
Con curiosità è attesa infine la prima partecipazione al Giro di due debuttanti, il norvegese Andreas Leknessund e l'irlandese Ben Healy. Il primo è un cronoman molto interessante e in costante crescita, che lo scorso anno ha trionfato alla Arctic Race of Norway e che vanta inoltre un successo nel Giro del Fiuli del 2021 e in una tappa del Giro di Svizzera del 2022. Il secondo si disimpegna bene nelle prove contro il tempo ma anche nelle frazioni in linea e recentemente si è messo in luce alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, dove ha vinto la terza tappa (da Forlì a Forlì), oltre che nel Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano, vinto davanti all'eritreo Amanuel Gebreigzabhier.
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