In settimana abbiamo scoperto i gruppi delle italiane impegnate nella massima competizione internazionale per club. Si riparte il 19 settembre per una nuova avventura con destinazione finale Wembley.
L’avevamo lasciata il 10 giugno, con la finale dell’Atatürk Olympic Stadium di Istanbul tra Manchester City ed Inter. La ritroviamo ora, fresca e rinnovata con trentadue squadre pronte a darsi battaglia nella speranza di alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie. Torna settembre e porta in regalo la Champions League, pronta a ripartire finalmente dopo la sosta delle nazionali. Giovedì 31 agosto si sono effettuati i sorteggi per la fase a gironi, con la definizione dei vari gruppi e il calendario delle partite alle quali assisteremo da qui ai prossimi mesi e più precisamente dal 19 settembre al 13 dicembre.
Adesso che anche il calciomercato è chiuso, quanto meno per i principali campionati ma con l’Arabia che continuerà a sedurre i talenti europei, tocca davvero concentrarsi esclusivamente sul campo, ognuno con i propri obiettivi da perseguire. Dal 2010 ad oggi la competizione è finita nelle mani di tre paesi soltanto: la Spagna che ha portato a casa ben sette edizioni, l’Inghilterra che invece se n’è accaparrate quattro ed infine la Germania con due trionfi.
Lungo digiuno per l’Italia che è comunque l’ultima nazione diversa dalle tre citate ad averla vinta. L’ultima azzurra ad aver sollevato il trofeo è stata l’Inter nel 2010 nella finale contro il Bayern Monaco. Proprio i meneghini potevano ricominciare il giro pochi mesi fa, con un sogno spezzato dalla rete di Rodri e dai troppi errori sotto porta da parte degli attaccanti nerazzurri. Adesso nuova corsa, nuova giostra.
Si dice che il calcio non venga più seguito come un tempo. Ma all’interno di questo mondo ci sono poi delle manifestazioni che continuano ad attrarre, una capacità dettata dalla magia che emanano. La voglia di ascoltare quella musichetta, sentirla cantata a squarciagola dagli stadi, assaggiare il meglio che il football internazionale possa offrire sono gli ingredienti essenziali per tenere in piedi la giostra. Tanto che in futuro il format attuale cambierà, trasformando il torneo in una sorta di vero e proprio campionato, aumentandone gli impegni e probabilmente cambiandone anche la collocazione nella settimana tipo, magari direzionandoli verso il weekend.
Ciò che accadrà lo scopriremo nel tempo, anche se alcune modifiche, anche radicali, sono già state apportate. Più di 10 milioni gli spettatori incollati per l’ultima finale soltanto in Italia e 160 milioni nel globo. Secondo la UEFA il valore medio invece per ogni singolo turno di Champions è pari a circa 129 milioni di “average global audience”. Per un evento che è paragonabile soltanto al Super Bowl.
Sperava in qualcosa di meglio il Milan, che partiva dalla terza fascia e non è stato particolarmente fortunato. Avrà comunque modo di riabbracciare due ex come Donnarumma e Tonali che oggi militano tra le fila rispettivamente di Paris Saint-Germain e Newcastle. Completa il quadro il Borussia Dortmund. L’Inter finalista della passata edizione ritrova nuovamente il Benfica, eliminato nel doppio confronto un anno fa. Salisburgo e Real Sociedad sono avversari sulla carta abbordabili per i nerazzurri.
I campioni d’Italia del Napoli, invece, non hanno avuto un feeling particolare con Carlo Ancelotti e avrebbero evitato il suo Real Madrid. Ma se la giocheranno, così come con il Braga e l’Union Berlino di Leonardo Bonucci. Equilibrato, infine, il gruppo della Lazio di Maurizio Sarri che può davvero concludersi in qualsiasi maniera, data la presenza di Atletico Madrid, Feyenoord e Celtic. Per quanto riguarda gli altri gironi, intriga il confronto tra Bayern Monaco e Manchester United nel Gruppo A. Per tutti quanti, comunque, appuntamento fissato tra il 19 e il 20 settembre per la prima giornata.
Come accaduto anche lo scorso anno sono tre le emittenti a trasmettere l’evento in questa edizione 2023/2024. Partiamo da Sky che mostrerà a pagamento complessivamente centoventuno partite di Champions League, finale compresa. Stesso discorso anche per Mediaset, che però consentirà la visione in chiaro di diciassette di queste con la migliore del martedì in onda su Canale 5.
Le altre 104 invece in formula pay tv su Infinity. C’è poi Amazon con Prime Video che si è già occupato anche dei play-off con due incontri seguiti direttamente. La piattaforma statunitense manderà in onda la migliore partita del mercoledì sera in esclusiva, con un’italiana protagonista. Così sarà per tutta la fase a gironi e potenzialmente, in base al rendimento delle squadre nostrane, anche nei turni successivi finché possibile.
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