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Champions League: primo euroderby all'Inter, ma Pioli ci crede

I nerazzurri s'impongono 2-0 nella semifinale d'andata. I 'cugini', però, non si arrendono e confidano nella rimonta.

L'Inter compie un passo importante verso Istanbul, battendo 2-0 il Milan nell'andata della semifinale di Champions League. Sono i rossoneri a ospitare il primo dei due atti di quello che è un derby da sogno. La Scala del calcio indossa il suo vestito più bello: le notti magiche europee tornano nel capoluogo lombardo un po' a sorpresa, se si tiene conto dell'andamento delle due squadre in Serie A.

Le scelte e la partita

Pioli è costretto a rinunciare al suo miglior elemento: Rafa Leão. Il portoghese, decisivo ai quarti contro il Napoli, non è riuscito a recuperare dall'infortunio che l'ha fermato all'inizio dell'ultimo match di campionato con la Cremonese. Il tecnico emiliano si affida così a Saelemaekers con Bennacer e Brahim Diaz alle spalle di Giroud.

Simone Inzaghi preferisce Dzeko a Lukaku, nonostante le recenti prestazioni positive del belga dopo una stagione tormentata dagli infortuni. La scelta dell'allenatore nerazzurro si rivela vincente. Pronti, via e la sblocca proprio il gigante bosniaco, dopo soli 8'. L'ex Roma, a 37 anni, trafigge Maignan con un potente sinistro al volo sugli sviluppi di un corner battuto da Calhanoglu. Il Milan incassa il colpo e subisce immediatamente anche il gol del raddoppio. Minuto 11: Barella avvia l'azione, palla a Dimarco sulla sinistra, cross basso al limite dell'area, velo di Lautaro Martinez e inserimento perfetto di Mkhitaryan, che a tu per tu con Maignan non perdona. Un uno-due micidiale. L'Inter sfiora anche il tris al 16' ma il palo ferma Calhanoglu. 

Piove sul bagnato in casa Milan, perché Pioli, un minuto dopo, perde anche Bennacer: al suo posto Messias. Primo tempo senza storia: 45 minuti perfetti da parte dell'Inter. A inizio ripresa è Dzeko ad andare a un passo dal 3-0, poi i nerazzurri sembrano accontentarsi del doppio vantaggio ed esce fuori il Milan. Che non incanta, ma centra un legno con Tonali. Il risultato non cambia più: ai rossoneri serve una vera e propria impresa per approdare in finale contro una tra Real Madrid e Manchester City.

Verso il ritorno: qui Milan

Partita chiusa? Assolutamente no. Certo, il 2-0 sorride all'Inter, che potrà contare sul fattore casa, ma nulla è ancora detto. Perché in un derby tutto può accadere. Tutto. E perché il Milan ha già dimostrato contro il Napoli di essere in grado di sovvertire le gerarchie.

Pioli l'ha detto: "Ci dobbiamo credere". E non potrebbe essere altrimenti, vista l'importanza della posta in palio. I tifosi rossoneri incrociano le dita e sperano nel recupero di Leão. La sua stagione non è stata devastante come quella dello scorso anno, ma resta pur sempre il giocatore di maggior talento del Milan, l'elemento capace di spaccare le partite con i suoi strappi, con la sua imprevedibilità. 

Se ne saprà di più nei prossimi giorni. In ogni caso, la rimonta deve passare anche attraverso le prestazioni degli altri big. Da Brahim Diaz a Theo Hernandez, fino a Giroud, la cui condizione risente degli sforzi di un'intera stagione da titolare e del Mondiale in Qatar. E il reparto difensivo non può fare affidamento sul solo Maignan: i vari Tomori, Kjaer e Calabria hanno vissuto un primo round da incubo.

Verso il ritorno: qui Inter

L'unico rammarico in casa Inter è forse quello di non aver messo in cassaforte la qualificazione, tirando leggermente il freno a mano nel secondo tempo. Ma Inzaghi riparte dal doppio vantaggio e dalla certezza di avere una squadra che sta attraversando un ottimo periodo di forma. Lì davanti, poi, non c'è solo Lautaro Martinez. L'Inter ha ritrovato di colpo tanto Dzeko quanto Lukaku: chissà che non tocchi al belga disputare la gara di ritorno in programma martedì 16 maggio. Morale alle stelle e attacco super: così i nerazzurri intendono invertire il trend dei due precedenti col Milan in Champions League. 

Vent'anni fa in semifinale e nel 2004/05 ai quarti: a passare sono sempre stati i cugini-rivali allora allenati da Ancelotti. L'euroderby è pronto ad andare di nuovo in scena: su il sipario alla Scala del calcio, è il momento del dentro o fuori. Di imboccare la strada che conduce dritto al teatro dei sogni di Istanbul. Dove in palio c'è la coppa dalle grandi orecchie, il trofeo più ambito da ogni club. 

Inter e Milan si preparano al secondo atto, prima però hanno un impegno di campionato da affrontare. I nerazzurri, quarti, hanno due punti di vantaggio sull'undici di Pioli, quinto: una delle due rischia di ritrovarsi fuori dall'Europa che conta. Insomma, il destino dei due club si decide in una manciata di giorni.

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