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Champions League: Milan-Napoli, primo atto di una sfida magnifica

Mercoledì, a San Siro, il match d’andata dei quarti di finale. I rossoneri non stanno vivendo un ottimo momento, ma vogliono bissare lo 0-4 del Maradona. I partenopei sono i più forti in Italia, ma in questo periodo non stanno brillando.

Evento: Milan-Napoli
Luogo: Stadio Giuseppe Meazza, San Siro, Milano
Quando: 21:00, 12 aprile 2023
Dove vederla: Amazon Prime Video

Una doppia sfida tutta italiana, ad un passo dalla finale più ambita. Sembrano gli anni ‘90, quando la Serie A dominava nei salotti buoni del calcio internazionale, e invece parliamo dell’attesissimo match tra Milan e Napoli in programma nella serata di mercoledì. 

Rossoneri e partenopei scendono in campo allo stadio San Siro per l’andata dei quarti di finale di Champions League: una delle due, insomma, ha il posto assicurato nella top 4 della massima competizione europea, cosa che non succedeva dal 2018, dall'impresa ai quarti della Roma contro il Barcellona (i capitolini poi vennero sconfitti in semifinale dal Liverpool).

A confronto due squadre che si sfidano a distanza di appena dieci giorni dal clamoroso poker inferto dai rossoneri allo stadio Diego Armando Maradona, nell’ambito della 28esima giornata di Serie A. In quella occasione doppietta d'autore del portoghese Rafael Leao, il protagonista più atteso della gara al pari dell'altro attaccante esterno Kvaratskhelia.

Milan, Bennacer “a uomo” su Lobotka. In attacco, si punta tutto su Giroud e Leao

Il Milan vuole confermarsi squadra che si rigenera quando si ritrova al cospetto di Meret e compagni: i rossoneri, infatti, guardando alle ultime sei gare, hanno raccolto il massimo risultato solo allo stadio Maradona, pareggiando tre gare e perdendone due. Il momento, insomma, non è dei migliori e il recente pareggio a reti bianche contro l'Empoli ne è stata la dimostrazione plastica, tra trame di gioco scontate e seconde linee che hanno confermato ancora una volta la loro inadeguatezza ad alti livelli. 

I milanisti sono dunque in cerca di una svolta e - senza gli infortunati Kalulu e Ibrahimovic - si affidano al collaudato 4-2-3-1: addio (definitivo?) alla difesa a tre e spazio così al portiere Maignan e ad un reparto arretrato composto dai centrali Tomori e Kjaer (in vantaggio su Thiaw) e dai terzini Calabria e Thiago Hernandez. A centrocampo tutto passa per i piedi del nazionale azzurro Sandro Tonali, affiancato dall’ex Empoli Krunic. 

Nell’insolito ruolo di trequartista dovrebbe agire l’algerino Bennacer, chiamato a mettere i bastoni tra le ruote al fulcro del gioco partenopeo, e cioè a quel Lobotka che sta vivendo una stagione ai limiti della perfezione. Come esterni offensivi, invece, confermati due elementi dalle doti tecniche superlative come il già citato Leao e lo spagnolo Brahim Diaz. In attacco l'unica punta Olivier Giroud, alla ricerca del gol numero 13 della sua seconda stagione in rossonero.

Napoli, Raspadori se Osimhen non ce la fa. Olivera preferito a Mario Rui?

La squadra di Spalletti viaggia verso il terzo Scudetto della sua storia, ma in Champions le imprese fatte in Serie A contano solo relativamente. In più, la compagine campana non sta vivendo nemmeno il suo momento migliore, come certificano la recente sconfitta proprio contro il Milan e la fortunosa vittoria al cospetto di un Lecce in grande crisi. A tutto questo, si aggiungono i problemi di formazione, legati principalmente alle condizioni del condottiero Osimhen (si tenta un recupero in extremis). Sicuramente fuori gioco, invece, il “vice” Giovanni Simeone.

Nella probabile formazione del Napoli, in campo con il solito 4-3-3, spazio così per il portiere Meret e per la difesa composta da Kim, Rrahmani e dai terzini Di Lorenzo e Olivera, con quest’ultimo in vantaggio sull’amuleto Mario Rui. A centrocampo il trio delle meraviglie nel segno dell'osservato speciale Lobotka e delle mezzali Anguissa e Zielinski. 

In attacco, se Osimhen non dovesse farcela, è pronto l'ex Sassuolo Giacomo Raspadori. Come ali offensive, invece, è scontato l'utilizzo di Politano a destra e del fuoriclasse Kvaratskhelia sull'out opposto. Proprio il georgiano è voglioso di migliorare il suo score personale in Champions League: per lui due gol in questa edizione della coppa dalle grandi orecchie, troppo pochi per un giocatore che sta mettendo a ferro e fuoco la Serie A.

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