Due sconfitte in altrettante gare di Premier per il neopromosso Southampton che ora prova a ripartire dalla Carabao Cup. L’avventura inizia contro il Cardiff di Aaron Ramsey.
Tra una giornata e l’altra di Premier League trova collocazione anche il secondo turno di Carabao Cup, la Coppa di Lega inglese. La squadra campione in carica è il Liverpool che è anche primatista della competizione con dieci successi complessivi. Adesso siamo solamente agli inizi del torneo, con qualificazione allo step successivo da ottenere in gara secca senza possibilità di appello.
Mercoledì 28 agosto alle ore 20:45 tocca a Cardiff e Southampton giocarsi la possibilità di fare un passo avanti nella manifestazione. Tra le due compagini c’è una categoria di differenza, con i gallesi che attualmente militano in Championship e i Saints che invece sono in massima divisione. Nessuna delle due nella propria storia si è mai aggiudicata il trofeo, né può dire di partire con grandi aspettative in questa stagione considerate tutte le difficoltà del caso e un livello che nel Paese è diventato sempre più elevato.
Cardiff (4-5-1): Horvath; Ng, Daland, Goutas, O'Dowda; Siopis, Colwill, Kanga, Ramsey, Willock; Meite. Allenatore: Bulut.
Southampton (3-5-2): McCarthy; Harwood-Bellis, Bednarek, Stephens; Sugawara, Smallbone, Downes, Aribo, Walker-Peters; Armstrong, Brereton. Allenatore: Martin.
Inaugurato nel 2009 in sostituzione dell’ormai obsoleto Ninian Park, il Cardiff Stadium è situato nel quartiere di Leckwith. Lo stadio ospita le partite interne del Cardiff e della Nazionale gallese ed è il secondo più grande della nazione dopo il Millenium Stadium. Dal 2013 è stato installato il manto in erba sintetica con l’impianto che nell’anno successivo è stato utilizzato anche come sede della finale di Supercoppa UEFA tra Real Madrid e Siviglia. La struttura ha una capienza di oltre 33mila spettatori.
Nessuna emittente televisiva ha acquisito i diritti della Carabao Cup edizione 2024/2025. Per questo motivo l’incontro tra Cardiff e Southampton, in programma mercoledì 28 agosto alle ore 20:45, non sarà visibile né in TV né in streaming.
Il derby tutto gallese con lo Swansea ha monopolizzato l’interesse dell’universo Cardiff negli ultimi giorni. Adesso, però, è arrivato il momento di archiviare la Championship, in attesa del prossimo turno, e concentrarsi sulla Carabao Cup. Un turno nella competizione è già stato superato grazie al 2-0 rifilato ai Bristol Rovers lo scorso 13 agosto. Quel test può certamente dire poco in relazione al prossimo, chiaramente più complicato anche in relazione alla differenza di categoria con l’avversario.
Tra le rondini di Erol Bulut ci sono però delle potenziali armi per contrastare il Southampton. Il giocatore più rappresentativo è Aaron Ramsey, vecchia conoscenza del nostro calcio nel quale però ha faticato a sfondare complice un fisico di cristallo condizionato dai tanti infortuni. Dopo la parentesi francese, il 33enne è tornato in patria per riprendere laddove aveva cominciato ad inizio carriera ricevendo in dote anche la fascia di capitano. La Premier League manca dal 2018 ed è un obiettivo difficilmente raggiungibile anche in questa stagione salvo clamorosi exploit.
Il Southampton è una neopromossa in Premier League. La scorsa stagione i Saints hanno infatti vinto ai play-off centrando così il grande traguardo appena un anno dopo la retrocessione. L’obiettivo non può essere diverso dalla salvezza, da raggiungere quanto prima possibile dando per scontate le difficoltà del caso. Nelle prime due giornate i biancorossi non hanno portato a casa nessun punto, perdendo sia fuori casa contro il Newcastle che davanti al proprio pubblico al cospetto del Nottingham Forest. Nulla che non si sapesse già alla vigilia della competizione, sebbene il club abbia investito quasi 100 milioni di euro per potenziare la rosa.
Sono infatti arrivati calciatori importanti come Harwood-Bellis, Downes, Archer, Mateus Fernandes e molti altri per rivoluzionare il gruppo reduce dalla Championship. Serve tempo evidentemente al giovane Russell Martin per trovare la quadra e portare la squadra fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Intanto la Carabao Cup può essere una piacevole distrazione, con possibilità anche di turnover per facilitare l’inserimento dei nuovi.
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