I tedeschi vogliono conferme dopo il 2-0 contro il Perù: occhio al redivivo Mario Goetze. Gli ospiti si affidano ancora una volta a Lukaku, autore di una tripletta contro la Svezia.
Evento: | Germania-Belgio |
Luogo: | RheinEnergieStadion, Colonia |
Quando: | 20:45, 28 Marzo 2023 |
Seconda amichevole nell'arco di cinque giorni per la Germania, già sicura dell'accesso ai prossimi Europei in qualità di paese ospitante. I tedeschi ospitano una big del calcio continentale come il Belgio, in cerca di conferme dopo l'entusiasmante 3-0 ai danni della Svezia di Ibrahimovic nel giorno dell'esordio del nuovo tecnico Domenico Tedesco.
I padroni di casa, invece, si affidano ancora al Ct Hans-Dieter Flick: questo nonostante la cocente delusione di un Mondiale in Qatar terminato dopo appena tre partite. Guardando, invece, all’ultimo impegno dei tedeschi, da segnalare il netto 2-0 al cospetto del Perù di Lapadula, con doppietta di un Niclas Fullkrug sempre più a suo agio come centravanti della "Die Mannschaft".
La nazionale di casa vuole dunque conquistare il secondo successo di fila in questo anomalo mese di marzo senza gare che valgano veramente qualcosa. In vista della sfida con i belgi pesano molto le assenze dell'acciaccato Kai Harvetz (che Flick vede più come trequartista che falso nueve) e di un Nico Schlotterbeck tenuto ai box solo a scopo precauzionale (l'infortunio riscontrato contro i peruviani non sembra preoccupare molto gli staff della nazionale e del Borussia Dortmund).
In chiave formazioni, la Germania dovrebbe ancora una volta schierarsi con un 4-2-2-2 decisamente camaleontico. In porta conferme per Ter Stegen, titolarissimo in attesa del rientro (sempre più complicato) del fuoriclasse assoluto Manuel Neuer. In difesa, probabile chance per il milanista Malick Thiaw, protagonista di un 2023 fin qui ai limiti della perfezione. Al suo fianco dovrebbe essere confermato l'altro centrale Ginter, mentre sugli esterni dovrebbero agire i terzini Wolf e Raum, chiamati a dare una grossa mano agli avanti tedeschi.
Proprio per questo risultano fondamentali i due mediani Kimmich e Goretzka, con quest'ultimo soprattutto chiamato ad arretrare in difesa e a comporre all'evenienza una linea a tre con i due centrali di ruolo. Pochi compiti difensivi, invece, per il redivivo Mario Goetze (che sta vivendo una seconda giovinezza con la maglia dell'Eintracht Francoforte) e per la certezza Gnabry. In attacco, dovrebbe essere riproposto l'esperimento del doppio centravanti (insolito, guardando al calcio moderno): spazio, così, per il già citato Fullkrug e per un Timo Werner che vuole rifarsi dopo la recente esclusione dal Mondiale.
Il Belgio, invece, si affida ancora una volta al colosso Romelu Lukaku: l’interista è stato fin qui protagonista di una stagione ricca di delusioni in Italia e proprio la recente tripletta contro la Svezia potrebbe rappresentare la classica svolta nella stagione dell’ex Chelsea. Per cavalcare l’onda, il tecnico Domenico Tedesco (cresciuto proprio in Germania, ma dalle chiare origini italiane) si affida al centravanti classe '93, terminale offensivo di un 4-2-3-1 decisamente spregiudicato.
Tra i pali, così, spazio al secondo Casteels, al posto di un Courtois ritornato in anticipo in Spagna per preparare al meglio il tour de force di fine stagione con il Real Madrid. In difesa i due centrali dovrebbero essere Faes e l'inossidabile Vertonghen, affiancati da due vecchi protagonisti della Serie A come Castagne e Theate (rispettivamente ex di Atalanta e Bologna). A centrocampo il mediano è l'interessante Amadou Onana (21enne in forza all'Everton), mentre il top player Kevin De Bruyne ha maggiore libertà di movimento.
Sulla linea dei trequartisti spazio a Trossard (passato recentemente dal Brighton all'Arsenal) e ai due esterni offensivi Carrasco e Lukebakio. Come centravanti il già citato Lukaku, in cerca della 72esima rete in Nazionale: l’obiettivo è incrementare il suo record personale di miglior marcatore di tutti i tempi della nazionale belga, per allungare ulteriormente su Eden Hazard, fermo a quota 33 gol.
Germania e Belgio non si sfidano dalla bellezza di 12 anni: dobbiamo infatti tornare all'ottobre 2011, quando i tedeschi si imposero con un netto 3-1 nel segno di Mesut Ozil. Dando uno sguardo a tutti i confronti diretti, curiosamente si registrano solo vittorie della Germania su undici gare disputate. Il Belgio, insomma, ha un motivo in più per fare bella figura: c'è da riscrivere la storia, anche se si tratta di un'amichevole.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.