Nella prima giornata della competizione UEFA va in scena l’incontro tra Belgio e Israele. Le due nazionali sono inserite nello stesso gruppo dell’Italia e della Francia.
La Nations League ha alle spalle solamente tre edizioni. Le hanno vinte Francia, Portogallo e Spagna. Adesso la manifestazione, che come sappiamo è costituita da più Leagues in relazione ai punteggi ranking ottenuti da ogni singola squadra, è pronta a vivere la sua quarta avventura.
Siamo nella fase a gironi, quello che riguarda direttamente la nostra Italia è il Gruppo 2 nel quale gli azzurri devono esordire contro la Francia di Didier Deschamps. Nello stesso girone ci sono pure Belgio e Israele, pronte ad incrociarsi venerdì 6 settembre alle 20:45. Proprio su quest’ultimo match concentriamo le nostre attenzioni ricordando che sono le prime due classificate ad accedere al turno successivo del torneo.
Belgio (4-4-2): Casteels; Castagne, Faes, De Winter, Theate; Saelemaekers, Onana, De Bruyne, Doku; Openda, Lukebakio. Ct: Tedesco.
Israele (4-3-3): Glazer; Dasa, Vitor, Goldberg, Revivo; Kanichowsky, Peretz, Kinda; Khalaili, Zahavi, Turgeman. Ct: Hazan.
L’evento ha luogo presso il Nagyerdei Stadion di Debrecen in Ungheria. Con oltre 20mila spettatori, si tratta del terzo stadio più grande della nazione, alle spalle della Puskás Aréna e del Groupama Aréna. Abitualmente l’impianto accoglie le partite casalinghe del Debreceni Vasutas Sport Club. All’interno della struttura, inaugurata nel maggio del 2014, sono presenti anche sale conferenze e sale banchetti oltre ad un official store del Debrecen.
Nessuna emittente televisiva ha acquisito i diritti televisivi della UEFA Nations League. L’unica eccezione alla regola è rappresentata dalla Nazionale italiana, trasmessa regolarmente su Raiuno. Tutte le altre gare – compresa Belgio-Israele di venerdì 6 settembre alle ore 20:45 – non verranno trasmesse né in TV né in streaming.
Agli ultimi Europei il Belgio non ha di certo incantato. Dopo un brillante percorso di qualificazione, i Diavoli Rossi hanno disatteso le aspettative vincendo solamente una partita in tutta la competizione e facendosi eliminare già agli ottavi di finale. Vero, l’avversaria incontrata in quella occasione non era indubbiamente un ostacolo morbido da superare – la Francia di Didier Deschamps – però anche dal punto di vista del gioco la formazione dell’italiano Domenico Tedesco non ha convinto. La Nations League può rappresentare un obiettivo per rimpinguare una bacheca che è ancora vuota nonostante la generazione d’oro avuta a disposizione negli ultimi anni.
Buona parte di quel gruppo ha già smesso, altri ancora sono nel pieno degli anni e devono accelerare per non sprecare le ultime opportunità. Alla Nations League non prenderà parte Romelu Lukaku: il neo attaccante del Napoli ha preferito rimettersi in condizione continuando ad allenarsi con il proprio club dopo un’intera estate passata da fuori rosa al Chelsea in attesa che si sbloccasse il trasferimento. Tra i convocati ci sono comunque tre “italiani”: De Winter del Genoa, De Ketelaere dell’Atalanta e Saelemaekers della Roma.
Se il Belgio può nutrire qualche rimpianto per come è andato l’ultimo ventennio, per Israele la storia è completamente differente. I biancoblu non hanno mai coltivato particolari ambizioni né avuto a propria disposizione giocatori di livello su cui fare affidamento. Una sola partecipazione al Mondiale quando era il 1970 e poi nulla più. Nel proprio palmarès gli israeliani vantano una Coppa d’Asia conseguita nel 1964 alla quale ha fatto seguito un onorevole terzo posto quattro anni dopo nell’edizione successiva. Negli ultimi tempi, però, qualche passo avanti è stato fatto.
Nel girone di qualificazione all’ultimo Campionato europeo, Israele si è classificata terza alle spalle di Romania e Svizzera sfiorando il passaggio del turno. Nello spareggio, tuttavia, la compagine guidata da Alon Hazan è capitombolata al cospetto dell’Islanda. Adesso il girone di Nations League è oggettivamente duro per i biancoblu che devono sperare nell’impresa o puntare almeno a fare bella figura di fronte a tre nazionali certamente più attrezzate.
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