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Australian Open: Sinner e Medvedev per fare la storia


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Nessun Italiano è mai riuscito a vincere il torneo di Melbourne. La finale raggiunta da Sinner rappresenta un traguardo straordinario per il movimento azzurro. Occhio però a Medvedev, che ha già visto sfumare due volte la possibilità di conquistare il titolo.

Evento: Jannik Sinner-Daniil Medvedev
Luogo: Melbourne Park (Australia)
Data: 28 gennaio 2024
Orario: 09:30
Dove vederla:Eurosport 1 HD ed Eurosport 2 HD, eurosport.it, Discovery+, SkyGo, NOW, DAZN e TIMVISION

Capitolo finale dell’edizione numero 112 degli Australian Open. A giocarsi il titolo due atleti che finora non lo hanno mai vinto: Jannik Sinner e Daniil Medvedev. L’italiano deve combattere anche con la storia, dal momento che nessun suo connazionale è mai riuscito a trionfare qui a Melbourne. Già la finale rappresenta un traguardo storico per l’intero movimento. Il russo, invece, già in due occasioni è arrivato a giocarsi il torneo all’ultimo passo: in entrambi i casi, però, ha dovuto arrendersi agli avversari. Nel 2021 a mandarlo ko fu Novak Djokovic mentre l’anno successivo toccò ad un altro mostro sacro come Rafael Nadal tarpargli le ali. 

Sia Sinner che Medvedev occupano posizioni importanti nel ranking ATP: l’altoatesino è quarto, grazie all’exploit vissuto nel 2023, mentre il 27enne moscovita è terzo alle spalle del già citato Djoker e di Carlos Alcaraz. Veniamo ai precedenti tra i due contendenti. Siamo abituati a vederli uno contro l’altro: sarà infatti la decima volta che si sfideranno e probabilmente pure la più importante considerata la posta in palio. Medvedev è in netto vantaggio con sei vittorie contro le tre di Sinner.

A lungo il russo è stato la bestia nera dell’azzurro che però negli ultimi tempi, complice la straordinaria crescita, ha trovato le giuste contromisure per fronteggiare le indubbie qualità del rivale. Gli ultimi tre scontri diretti sono andati proprio a favore del ventiduenne di San Candido. Pechino, Vienna e le ATP Finals hanno riscritto la storia tra i due campioni. In attesa del prossimo capitolo. 

Il percorso di Sinner fino alla finale

Per una volta occorre partire dalla fine. Perché Jannik Sinner ha fatto qualcosa di mostruoso in questa edizione degli Australian Open costringendo alla resa un fuoriclasse assoluto come Novak Djokovic. Perché la partita, diciamolo, ha avuto poca storia contrariamente a quanto si potesse immaginare alla vigilia. I primi due set hanno ridefinito completamente le gerarchie, facendo pendere la bilancia nettamente in favore dell’altoatesino. 

La reazione del serbo a quel punto è arrivata ma non è bastata a far vacillare l’azzurro. In tutte le altre partite il numero 4 al mondo non aveva perso neppure un set. Le sue vittime sono state nell’ordine gli olandesi Botic Van De Zandschulp e Jesper De Jong, l’argentino Sebastian Baez e i russi Karen Khachanov e Andrej Rublev. Questa sarà la prima finale Slam per Sinner. L’ultimo italiano era stato Matteo Berrettini a Wimbledon quando fu fermato sul più bello proprio da Djoker.

Il percorso di Medvedev fino alla finale

Il cammino, ai limiti della perfezione, di Sinner ha fatto passare quasi in sordina quanto fatto da Daniil Medvedev nel torneo. Al terzo tentativo il russo, però, stavolta può portare a termine la missione. Già in passato ha dimostrato di avere a disposizione le armi per contrastare l’italiano. Il suo Australian Open non era partito per nulla bene: ko al primo set contro il francese Terence Atmane, rimonta disperata contro Emil Ruusuvuori prima di riprendere il controllo della situazione di fronte a Felix Auger-Aliassime e Nuno Borges. 

Qualcosa ha sempre concesso e se vuole avere la meglio su un avversario come l’azzurro dovrà evitare amnesie come quelle evidenziate nelle altre gare. Hubert Hurkacz e Alexander Zverev sono stati gli ultimi due rivali del 27enne moscovita. Che ha dimostrato di essere uno che non molla mai, leitmotiv della sua straordinaria carriera. Basti pensare che ha conquistato per la quarta volta la vittoria in uno Slam avendo perso i primi due set. Contro Cilic a Wimbledon nel 2021, contro Auger-Aliassime nel 2022 e poi due casi citati con Ruusuvuori e Zverev dell’attuale edizione della kermesse oceanica. 

Dove vedere gli Australian Open in TV e in streaming

A trasmettere in esclusiva gli Australian Open 2024 è Eurosport attraverso i propri canali. I match sono disponibili anche in streaming su eurosport.it, Discovery+, Sky Go, NOW, DAZN e TIMVISION.

Australian Open: Sabalenka-Zheng la finale femminile

Titolo in palio tra la bielorussa Aryna Sabalenka, campionessa in carica, e la cinese Qinwen Zheng: Gauff e Yastremska ko in semifinale.

Saranno Aryna Sabalenka e Qinwen Zheng a contendersi il titolo nella finale del torneo femminile degli Australian Open, in programma nella mattinata di sabato 27 gennaio. La campionessa in carica e l'outsider, pronte a dar vita a un atto conclusivo entusiasmante di un torneo ricco di sorprese. 

Australian Open: come sono andate le semifinali femminili

In semifinale Sabalenka ha avuto ragione di Coco Gauff, prendendosi la rivincita rispetto alla finale degli US Open, quando a spuntarla fu l'americana, e fermando a dieci la serie di vittorie consecutive della rivale, imbattuta nel 2024. Imbattuta fino al confronto con la bielorussa, apparsa cinica e spietata. 

Dopo aver vinto il primo set al tie-break (7-2 il punteggio), Aryna ha chiuso i conti nel secondo (6-4), continuando il suo percorso netto a Melbourne: dall'inizio del torneo non ha lasciato per strada alcun set. Vittoria netta anche per Zheng nell'altra semifinale ai danni di Yastremska. Nonostante una strenua resistenza, l'ucraina si è dovuta arrendere con un doppio 6-4, lasciando strada libera alla cinese. 

Sabalenka-Zheng: il cammino a Melbourne e il precedente

Per Sabalenka si tratta della terza finale Slam della sua carriera, per Zheng della prima. La bielorussa, testa di serie numero 2, nel primo turno ha travolto la tedesca Eidel (6-0, 6-1), nel secondo la ceca Fruhvirtova (6-3, 6-2), nel terzo l'ucraina Tsurenko (6-0, 6-0). Agli ottavi altra vittoria netta sulla statunitense Anisimova (6-3, 6-2), quindi ai quarti un perentorio 6-2, 6-3 sulla ceca Krejcikova e in semifinale il già raccontato trionfo su Gauff. 

Zheng, numero 12 del seeding, ha battuto nell'ordine l'americana Krueger (3-6, 6-2, 6-3), la britannica Boulter (6-3, 6-3), la connazionale Wang (6-4, 2-6, 7-6), la francese Dodin (6-0, 6-3), la russa Kalinskaya (6-7, 6-3, 6-1) e quindi Yastremska. Un solo precedente nel circuito WTA tra le due finaliste degli Australian Open: ai quarti di finale degli US Open 2023 l'ha spuntata Sabalenka, che ha piegato Zheng con un punteggio piuttosto netto, 6-1, 6-4. 

Dove vedere la finale degli Australian Open in TV e in streaming

La finale tra Aryna Sabalenka e Qinwen Zheng è in programma alle 09:00 italiane del 27 gennaio, match trasmesso in esclusiva da Eurosport attraverso i propri canali. Diretta disponibile anche in streaming su eurosport.it, Discovery+, Sky Go, NOW, DAZN e TIMVISION.

Australian Open: semifinali, per Sinner c'è ancora Djokovic

Sinner e Djokovic di nuovo uno contro l'altro per la semifinale degli Australian Open, ma si rinnova anche la rivalità tra Medvedev-Zverev.

Agli Australian Open è tempo di verdetti: è giunta l'ora delle semifinali, penultimo atto prima di coronare ufficialmente il vincitore della prima delle quattro prove del Grande Slam. L'Italia tifa Jannik Sinner, chiamato di nuovo allo scontro con Novak Djokovic: l'altoatesino e il serbo hanno regalato grandi emozioni nei confronti avvenuti alla fine dello scorso anno e si ritroveranno l'uno di fronte all'altro con una posta in palio ancora più alta. Alta tensione invece tra Daniil Medvedev e Alexander Zverev, due tennisti che nel circolo non si sono mai visti di buon occhio e che di certo non si risparmieranno in questo nuovo capitolo della loro rivalità.

Si rinnova il confronto generazionale tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Il match tra i due ha caratterizzato praticamente la seconda parte dello scorso anno, con quattro partite da luglio in poi. L'altoatesino e il serbo si ritrovano in una semifinale Slam proprio come a Wimbledon 2023: in quell'occasione Nole non lasciò scampo all'italiano con un secco 3-0. 

La prima rivincita di Jannik arrivò a novembre, nella fase a gruppi delle ATP Finals: un successo in tre set che mandò in visibilio il pubblico di Torino, ma che purtroppo non riuscì a ripetersi in finale. Fu ancora più bella dunque la seconda rivincita di Sinner, nella cavalcata conclusa conclusa con lo storico trionfo in Coppa Davis. Sinner che arriva a questa semifinale con il vento in poppa: nessun set perso finora. Non da meno Djokovic, che ha lasciato qualche set per strada ma non ha mai seriamente rischiato l'eliminazione, nemmeno contro Fritz nella sua gara dei quarti. 

Ma a Melbourne si rinnova anche un'altra rivalità di vecchia data, quella tra Daniil Medvedev ed Alexander Zverev, gli altri semifinalisti. Il russo e il tedesco non si sono mai risparmiati in passato, in tutti i sensi. E questa accentuerà la rivalità. In palio infatti c'è la finale di uno Slam: per Sascha sarebbe appena la seconda in carriera, un traguardo incredibile al rientro dopo l'infortunio che lo ha tenuto per mesi lontano dai campi. Daniil va invece a caccia della sesta finale Slam, tutte raggiunte su cemento (e una vinta, agli US Open nel 2021), sua grande specialità.

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A trasmettere in esclusiva gli Australian Open 2024 è Eurosport attraverso i propri canali. I match sono disponibili anche in streaming su eurosport.it, Discovery+, SkyGo, NOW, DAZN e TIMVISION.

Australian Open: l’ascesa di Sinner che ha già raggiunto Berrettini

Soltanto Matteo Berrettini, tra gli italiani, era riuscito ad arrivare in semifinale qui a Melbourne in 111 anni di storia. Adesso c’è anche Sinner nella ristrettissima cerchia e proverà ad andare oltre contro Djokovic.

La storia dell’Italia agli Australian Open va aggiornata. Fino a che punto lo scopriremo venerdì, giorno in cui Novak Djokovic e Jannik Sinner saranno messi ancora una volta l’uno di fronte all’altro per dar vita a un match che ha caratterizzato pure la fine del 2023. Ma quello che possiamo dire già da oggi è che Matteo Berrettini è stato eguagliato dal collega relativamente al massimo traguardo raggiunto da un atleta azzurro alla competizione che ha sede a Melbourne. 

Come il romano, anche l’altoatesino ha centrato il pass per il penultimo atto del torneo e andrà a giocarsi contro il numero uno in circolazione la possibilità di stabilire un nuovo record per il Paese. Insomma una tradizione, fin qui piuttosto scarna nei 112 anni di storia, che va a rinnovarsi anche e soprattutto grazie alla presenza di un talento che negli ultimi tempi ha manifestato notevoli progressi. E li abbiamo visti tutti, in ogni singolo passaggio, anche in questa edizione 2024 della rassegna oceanica nella quale il 22enne di San Candido non ha sbagliato neppure un colpo. 

Il tabellone dapprima gli ha assegnato due avversari dei Paesi Bassi, come Botic van de Zandschulp e Jesper De Jong, annichiliti senza particolari problemi. Dopodiché ha provato timidamente ad alzare il livello con l’argentino Sebastian Baez e con il russo Karen Khachanov ma il risultato è stato sempre il medesimo. Sinner è avanzato come un treno che sfreccia a velocità altissima senza tener conto degli ostacoli. 

Neppure dell’ultimo, per nulla banale, come l’altro russo Andrej Rublev che nella graduatoria ATP occupa la quinta casella: una posizione in meno, dunque, rispetto al rivale italiano. Anche in quest’ultimo caso pratica archiviata in tre set con la convinzione fin dal primo minuto di gioco che la partita si sarebbe conclusa in questa maniera. E non perché Rublev non fosse in condizione o non stesse giocando bene, ma perché ora come ora è complicato competere con l’altoatesino, che oltre alle indubbie qualità che ha sempre mostrato ne ha aggiunte ulteriori che richiamano alla forza mentale e alla capacità di resistenza. 

Chissà che non possa migliorare anche i numeri già straordinari del 2023, con delle statistiche che lo hanno reso l’italiano nell'Era Open ad aver vinto più partite in una singola stagione (64, a fronte di 15 sconfitte). Tra i tornei del Grande Slam solo agli Australian Open non aveva ancora mai brillato. Ora che ha superato questo scoglio, non gli resta che provare ad andare ancora oltre. Djokovic permettendo. 

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A trasmettere in esclusiva gli Australian Open 2024 è Eurosport attraverso i propri canali. I match sono disponibili anche in streaming su eurosport.it, Discovery+, SkyGo, NOW, DAZN e TIMVISION.

Australian Open: Alcaraz-Zverev per un posto in semifinale

Alcaraz chiede strada a Zverev in un quarto di finale entusiasmante. In campo pure Medvedev contro un sempre più costante Hurkacz.

Si completa il quadro dei quarti di finale agli Australian Open. In programma le ultime due sfide, quelle che designeranno i protagonisti della semifinale della parte bassa del tabellone maschile. Di fronte Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, rispettivamente testa di serie numero 2 e numero 6, mentre Daniil Medvedev, numero 3 del seeding, affronta un Hubert Hurkacz (9) sempre più costante a certi livelli.

Alcaraz contro Zverev, chi guida nei precedenti

Sino a questo momento Alcaraz ha lasciato per strada soltanto un set nel corso del torneo. Lo spagnolo ha piegato al primo turno Gasquet con un perentorio 7-6, 6-1, 6-2, poi ha penato parecchio contro Sonego nel turno successivo: 6-4, 6-7, 6-3, 7-6 il punteggio. Nettissimi, poi, i successi sul cinese Shang (6-1, 6-1 e ritiro) e agli ottavi su Kekmanovic, capace di portare a casa appena otto giochi: 6-4, 6-4, 6-0. 

Zverev ha stentato sin dall'inizio. Nel primo turno ha sofferto contro il connazionale Koepfer (4-6, 6-3, 7-6, 6-3), nel secondo ha visto i fantasmi contro lo slovacco Klein: 7-5, 3-6, 4-6, 7-6, 7-6. Più agevole la vittoria nel terzo turno sull'americano Michelsen (6-2, 7-6, 6-2), mentre agli ottavi altra matarona contro Norrie: 7-6, 3-6, 6-3, 4-6, 7-6. Nei precedenti, però, è avanti il tedesco: quattro i successi di Zverev contro i tre di Alcaraz, ultima affermazione quella di Zverev in tre set a novembre alle ATP Finals di Torino.

Insidia Hurkacz per Medvedev

Nell'altro quarto di finale, Daniil Medvedev affronta Hubert Hurkacz. Lo Zar sin qui ha viaggiato in modo altalenante, lasciando per strada qualche set di troppo ma ritrovando sempre la lucidità nel finale. Agli ottavi l'ha spuntata sul portoghese Borges in modo piuttosto autorevole: 6-3, 7-6, 5-7, 6-1. 

Ottimo il percorso di Hurkacz, che ha sofferto soprattutto nel secondo turno: cinque i set serviti per battere il ceco Mensik. Agli ottavi il polacco ha avuto ragione di Cazaux col risultato di 7-6, 7-6, 6-4. Nei precedenti Hurkacz è avanti 3-2: ultimo successo su Medvedev, quello nella finale di Halle nel 2022.

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Australian Open: Sinner contro Rublev vale la semifinale

Fin qui Sinner è stato perfetto vincendo tutti i set giocati. Adesso il livello si alza anche se con Rublev i precedenti sono favorevoli. Chi passa trova uno tra Djokovic e Fritz.

Un ciclone al Melbourne Park. Così si è presentato Jannik Sinner agli Australian Open con l’obiettivo di riscrivere la storia del tennis italiano in una competizione che, storicamente, non ha mai portato particolare fortuna. Con un successo dietro l’altro, senza concedere agli avversari neppure un set, l’altoatesino è arrivato fino ai quarti di finale ottenendo già così il suo miglior risultato di sempre. Ma non ci si può fermare quando si giunge fino a questo punto: prossimo step i quarti di finale che vedranno l’atleta azzurro opposto ad Andrej Rublev. 

Gli olandesi Botic van de Zandschulp e Jesper De Jong, l’argentino Sebastian Baez e quindi il russo Karen Khachanov le vittime della furia di San Candido in un percorso praticamente perfetto, immacolato. Non che sia stato tutto semplice, anzi. Khachanov, ad esempio, ha dato parecchio filo da torcere a Sinner, in particolar modo ad inizio gara. Non è comunque bastata la performance del 24enne moscovita per mettere un freno allo strapotere dell’ottimo Jannik. Che ha manifestato una crescita a 360 gradi, dal punto di vista sia tecnico che mentale. Ma l’asticella inevitabilmente ora si alza sempre di più col tabellone che gli ha messo di fronte un Rublev che è numero cinque nella graduatoria ATP. 

Si resta in Russia, insomma, e nello specifico a Mosca dove è nato il prossimo avversario dell’italiano. Rublev ha aperto il torneo contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild, poi ha battagliato con gli statunitensi Christopher Eubanks e Sebastian Korda per concludere agli ottavi con l’australiano Alex de Minaur. Non tutto rosa e fiori, naturalmente: ad esempio per avere la meglio nell’ultimo confronto sono serviti ben cinque set. 

Rublev contro Sinner: i precedenti sono sei in totale con bilancio favorevole al secondo che ha prevalso in ben quattro occasioni. Tra queste sono comprese le ultime due, entrambe datate 2023, prima agli ATP Masters 1000 di Miami e poi a Vienna. Chi passa il turno dovrà poi vedersela in semifinale contro il vincente del duello tra Novak Djokovic e Taylor Fritz. In caso di qualificazione Sinner raggiungerebbe il traguardo massimo per un italiano nel torneo eguagliando ciò che fece Matteo Berrettini nel 2022.

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Australian Open: quarti in palio tra Alcaraz e Kecmanovic

Alcaraz ha già superato la sua miglior performance di sempre qui a Melbourne e vuole andare avanti il più possibile per aggiungere alla ricca bacheca il titolo mancante. Ma occhio alla fame di vittoria di Kecmanovic.

Ha solo 20 anni ma vanta già una bacheca piena zeppa di trofei. Si contano 12 titoli da quando Carlos Alcaraz è diventato professionista. Tra questi figurano due tornei del Grande Slam (US Open 2022 e Wimbledon 2023) e quattro Masters 1000. Inoltre il murciano è il più giovane tennista ad avere raggiunto la posizione numero uno del mondo nella storia del ranking ATP. Ma di soddisfazioni da togliersi ne ha ancora parecchie lo spagnolo: agli Australian Open, ad esempio, non ha ancora ottenuto risultati particolarmente soddisfacenti. In questa edizione della kermesse di Melbourne il fuoriclasse iberico ha già superato la sua miglior performance di sempre approdando al quarto turno della competizione. Gli altri due tentativi si erano conclusi con eliminazioni al secondo e al terzo turno (2021 e 2022). 

Un piccolo scricchiolio Alcaraz lo ha avuto contro Lorenzo Sonego, al quale ha dovuto concedere un set. Per il resto confronti con poca storia da raccontare contro Richard Gasquet e Shang Juncheng. Da quest’ultimo ci si attendeva molto, forse troppo considerate le appena 18 primavere. Invece il cinese ha retto un’ora prima di abbandonare il campo a causa di un infortunio. Ma il buon Carlitos aveva già indirizzato la gara a proprio favore. Adesso agli ottavi di finale incontrerà il serbo Miomir Kecmanovic. Tra i due esiste un solo precedente datato 2022 ai Masters 1000 di Miami con affermazione non così netta da parte di Alcaraz che soffrì un po’ per mandare ko il rivale. Kecmanovic ha dimostrato qui a Melbourne di essere in buona condizione. 

La sua avventura non era cominciata molto bene, costretto subito a rimontare contro il giapponese Yosuke Watanuki. Anche il tedesco Jan-Lennard Struff e l’americano Tommy Paul non gli hanno steso tappeti rossi facendogli intuire come la strada sia tortuosa e piena di insidie qui in Oceania. Il 24enne di Belgrado comunque ha resistito, dimostrando tenacia e resilienza. In carriera Kecmanovic ha vinto solamente un titolo nel 2020 a Kitzbühel e un altro in doppio. Le cose migliori le ha fatte intravedere nella categoria juniores nella quale arrivò al primo posto della graduatoria. Oggi ha la possibilità di compiere un’impresa straordinaria contro il numero due al mondo.

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Australian Open: un Sinner fin qui perfetto affronta il temibile Khachanov

Altro record per Sinner che non ha perso neanche un set nei primi tre turni. Agli ottavi sfida Khachanov contro il quale ha precedenti favorevoli seppur sempre sofferti.

L’Italia non ha mai avuto feeling con gli Australian Open. Ma se c’è qualcuno che ha la possibilità di riscrivere la storia azzurra nel torneo, a detta di molti, è proprio Jannik Sinner. Il 2023 dell’altoatesino ha alzato ulteriormente le aspettative sul numero 4 al mondo chiamato alla definitiva consacrazione. Il primo banco di prova importante è proprio Melbourne e da questo punto di vista le prime risposte dell’atleta di San Candido sono state ampiamente positive. Tanto che c’è già un record centrato, l’ennesimo della sua giovane carriera: Sinner è infatti il quinto giocatore italiano di sempre a raggiungere per due volte gli ottavi di finale di uno torneo dello Slam senza perdere set. 

Prima dell’Australia, infatti, era riuscito a centrare un traguardo simile al French Open del 2020 superando per tre set a zero David Goffin al primo turno, Benjamin Boinzi al secondo turno e Federico Coria al terzo turno. A distanza di tempo, il ventiduenne si è ripetuto abbattendo un ostacolo dopo l’altro senza praticamente sbagliare un colpo. Nell’ordine ha eliminato dalla competizione prima gli olandesi Botic van de Zandschulp e Jesper De Jong e infine l’argentino Sebastian Baez. Ma non è ovviamente finita qui: il tabellone ora gli mette di fronte il russo Karen Khachanov col livello di difficoltà che inevitabilmente sale. 

In passato i confronti tra i due tennisti sono sempre stati particolarmente intensi e combattuti. Il bilancio è favorevole all’italiano che ha vinto in due occasioni contro l’unica affermazione ad oggi del ventisettenne moscovita. Occhio comunque alla cronologia degli incontri. Gli ultimi due li ha portati a casa Sinner, entrambi nel 2021: prima agli ATP 250 di Melbourne e poi ai Masters 1000 di Miami. Khachanov, invece, prevalse nel 2020 agli US Open. Indubbiamente questi tre anni non sono passati invano per l’italiano che è cresciuto in maniera esponenziale: nella graduatoria ATP occupa la quarta posizione contro la quindicesima del rivale. 

C’è però un aspetto da considerare quando si parla di Khachanov e cioè che rappresenta sempre un avversario ostico, difficile da sconfiggere. Nella scorsa edizione degli Australian Open il russo arrivò fino alla semifinale cedendo poi il passo al greco Stefanos Tsitsipas. Stavolta invece era partito maluccio contro il tedesco Daniel Altmaier, salvo poi assumere il controllo della gara, qualificarsi e mettere al tappeto pure lo statunitense Aleksandar Kovacevic e il ceco Thomas Machac. Vedremo ciò che accadrà nella prossima partita: chi passa il turno ai quarti di finale troverebbe il vincente nello spicchio di tabellone che prevede le sfide Rublev-Korda e Cobolli-de Minaur.

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Australian Open: ottavi in palio, Alcaraz contro Shang

Quattro top 10 protagonisti agli Australian Open e a caccia di un posto tra i migliori 16. Occhi puntati su Alcaraz, in campo anche Medvedev e Zverev.

La caccia agli ottavi di finale dell'Australian Open continua. Il primo weekend a Melbourne vede di scena di nuovo alcuni dei tennisti più attesi del torneo. Su tutti Carlos Alcaraz, che dopo aver superato il nostro Lorenzo Sonego in quattro set punta dritto verso l'ingresso nei migliori 16 del primo Slam della stagione. Per farlo dovrà battere una delle sorprese di questa prima settimana di gare, il cinese Juncheng Shang. Solo 18 anni, entrato in tabellone con una wildcard, ha sconfitto al primo turno il top 50 Mackenzie McDonald e ha dato seguito nella gara successiva contro l'indiano Sumit Nagal che aveva ottenuto una storica vittoria contro Bublik al debutto.

Promette spettacolo anche un'altra sfida di giornata: quella di Felix Auger-Aliassime e Daniil Medvedev. Il canadese sta finalmente trovando qualche successo ma nei primi due turni, contro Thiem e Grenier, ha faticato concedendo complessivamente tre set ai rivali. In realtà però nemmeno il russo, numero 3 ATP, sta brillando particolarmente, complice anche un problema al piede. Ha prima concesso un set al debutto al francese Atmane, ma soprattutto ha rischiato grosso contro il finlandese Emil Ruusuvuori: battuto nei primi due set, ha poi operato una grande rimonta chiudendo l'incontro al quinto set quando a Melbourne erano quasi le 04:00 del mattino, in una gara durata oltre quattro ore. Con queste premesse, dunque, ci si aspetta una gara per nulla scontata.

Gli altri incontri dei sedicesimi in programma per questo sabato vedono Casper Ruud contro il britannico Cameron Norrie. Di scena anche altri due top 10: Hubert Hurkacz si trova di fronte all'insidioso Ugo Humbert, numero 20 ATP, in una sfida che si profila di alto livello. Infine Alexander Zverev, sesto nella classifica mondiale, chiamato a rispondere presente in una partita che lo metterà di fronte allo statunitense Alex Michelsen, classe 2004 che l'anno scorso ha iniziato a farsi strada tra i senior con vittorie di prestigio.

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Australian Open: Sinner sfida Baez, Cobolli contro De Minaur

Sinner cerca il pass per gli ottavi contro l'argentino, numero 26 del seeding; a caccia di gloria pure il giovane Cobolli, che affronta l'idolo di casa De Minaur.

C'è Sebastian Baez tra Jannik Sinner e gli ottavi di finale degli Australian Open. Finora l'avventura a Melbourne del rosso di San Candido ha avuto le sembianze della cavalcata trionfale. Due netti successi in salsa olandese, su Van de Zandschulp all'esordio e su De Jong al secondo turno, hanno fatto da preludio al match contro l'argentino, avversario insidioso e da prendere con le molle: è il numero 26 del seeding. Al terzo turno anche un altro italiano, Flavio Cobolli, di scena contro Alex de Minaur, beniamino del pubblico di casa.

Sinner in scioltezza, Baez col fiatone

Due nette vittorie per Sinner nei turni precedenti, dunque. Al debutto l'altoatesino non ha lasciato scampo a Van de Zandschulp, piegato con un convincente 6-4, 7-5, 6-3. Ancor più perentoria l'affermazione su De Jong, liquidato con un triplice 6-2. Jannik in forma smagliante, ma la sfida con Baez nasconde trappole. 

Vero che l'argentino sembra più a suo agio sulla terra rossa rispetto al greenset di Melbourne, vero anche che nei primi due turni ha sofferto e non poco contro lo statunitense Wolf (3-6, 6-2, 6-3, 3-0 prima del ritiro dell'avversario) e contro il colombiano Galan: 7-5, 2-6, 6-2, 6-4. Baez, in ogni caso, è un osso duro. Un avversario tenace. Che nell'unico precedente, nel 2023 a Shanghai, ha reso la vita difficile a Sinner: 3-6, 6-3, 6-2 per l'italiano.

Cobolli all'esame De Minaur

 Un altro azzurro in campo, oltre a Sinner. Si tratta di Cobolli, giunto con merito al terzo turno grazie ai successi su Jarry (6-4, 3-6, 6-3, 2-6, 7-5) e su Kotov (7-5, 6-3, 5-7, 6-2). Il derby contro Arnaldi è sfumato perché il sanremese si è arreso in tre set a De Minaur, che gli ha concesso appena sei giochi in tutto l'incontro: 6-3, 6-0, 6-3. L'australiano, testa di serie numero 10, avrà il sostegno del pubblico, ma non sembra al massimo della forma: nel primo turno era sull'1-1 contro Raonic (6-7, 6-3) e conduceva 2-0 nel terzo set, quando il canadese è stato costretto al forfait.

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Australian Open: Sonego cerca un’altra impresa contro Alcaraz

Un solo precedente tra i due favorevole all’azzurro: era il 2021 ai Masters 1000 di Cincinnati. Oggi, però, di fronte trova un altro Alcaraz che dal 50esimo posto di allora è salito fino al secondo.

Italia e Australian Open non sono andate finora molto d’accordo. La prima presenza di un azzurro tra i canguri risale al 1935 con Giorgio De Stefani. Ma da allora nessun rappresentante del tricolore è mai riuscito a portare a casa il trofeo. Chi ci è andato più vicino è stato Matteo Berrettini nel 2022: sembra trascorso un secolo ma non è così. Oggi il 27enne romano è alle prese con una condizione fisica precaria che non gli ha consentito di prendere parte al torneo di Melbourne. Tuttavia, sono tanti gli italiani che hanno attraversato l’oceano e sei di questi sono stati capaci di raggiungere il secondo turno della competizione come mai era capitato nella lunga storia della kermesse. Fin dove arriveranno lo scopriremo. 

Certo è che Lorenzo Sonego fortunatissimo non lo è stato, considerando il lato del tabellone nel quale è stato inserito. Se alla prima il torinese ha battuto in rimonta il britannico Daniel Evans, dopo avergli concesso il primo set, stavolta dovrà superarsi per avere la meglio anche sul numero due al mondo Carlos Alcaraz. Tra i due ci sono quarantaquattro posizioni di differenza nel ranking ATP. Però è anche vero che l’unico precedente esistente è favorevole all’italiano. Era il 2021 e ci trovavamo a Cincinnati al Masters 1000 quando il murciano dovette inchinarsi di fronte all’arrembante piemontese. Da allora lo spagnolo ha poi messo in fila una straordinaria serie di successi che lo ha portato a competere con una star del calibro di Novak Djokovic. 

All’esordio Alcaraz non è stato perfetto nei primi minuti contro Richard Gasquet, salvo poi prendere il controllo – anche in maniera piuttosto netta- della gara. Vedremo se Sonego riuscirà a metterlo maggiormente in difficoltà e percorrere un ulteriore step – e che step! – al Melbourne Park. “Una gara che mi dirà il livello raggiunto” ha raccontato il 28enne numero 46 in circolazione, consapevole di non poter fare troppo affidamento sul confronto che avvenne in passato. Anzi, quest’ultimo può essere uno stimolo ulteriore anche per Alcaraz che ha manifestato l’intenzione di pareggiare i conti. 

Dove vedere gli Australian Open in TV e in streaming

Gli Australian Open 2024 sono trasmessi in esclusiva da Eurosport attraverso i propri canali. I match sono disponibili anche in streaming su eurosport.it, Discovery+, Sky Go, NOW, DAZN e TIMVISION.

Australian Open: l'olandese De Jong per Sinner

Secondo turno dell'Australian Open al via: non solo Sinner, altri tre italiani in campo. Musetti sfida Van Assche, la sorpresa Cobolli affronta Kotov e Arnaldi se la vede con De Minaur.

Quattro italiani di scena nel quarto giorno degli Australian Open, lo Slam che di fatto apre la stagione tennistica di alto livello. A Melbourne è già ora di rivedere in campo il nostro numero 1, Jannik Sinner, che si trova di fronte a un altro olandese nel secondo turno. L'altoatesino ha agevolmente sconfitto in tre set il numero 59 ATP Botic van de Zandschulp, in poco più di due ore e mezza. Ora di fronte c'è un connazionale del giocatore appena eliminato: Jesper de Jong, attualmente alla 161esima posizione del ranking mondiale. Classe 2000, è reduce dai tre turni di qualificazione che ha superato perdendo solo un set contro l'argentino Ugo Carabelli. Molto convincente, poi, il successo contro il ben più quotato Pedro Cachin al primo turno. Tra l'italiano e l'olandese sarà uno scontro assolutamente inedito.

Torna in campo anche Matteo Arnaldi, che questa volta avrà il suo bel da fare contro il numero 10 ATP Alex De Minaur. L'italiano ha sconfitto al primo turno la wildcard Walton, mentre l'australiano ha avuto la meglio di Raonic, complice il ritiro di quest'ultimo sul punteggio di 1 set pari. Ritroviamo anche Flavio Cobolli, che tra gli italiani rappresenta sicuramente la storia più bella delle sfide del primo turno grazie al grande traguardo raggiunto della prima vittoria nel tabellone principale di uno Slam, il tutto al termine di una maratona lunga cinque set contro il cileno Nicolas Jarry. Il romano ora vuole continuare a stupire, galvanizzato anche dall'approdo ufficiale in top 100: di fronte ci sarà Pavel Kotov, anch'egli reduce da un match sfiancante vinto al quinto set contro il francese Rinderknech.

Lorenzo Musetti, infine, cerca di guadagnarsi i sedicesimi di finale che potenzialmente lo potrebbero mettere di fronte al numero 7 del mondo Stefanos Tsitsipas. Il carrarino ha scacciato via i demoni dopo le delusioni arrivate nel 2023 e nelle ultime settimane battendo in quattro set Benjamin Bonzi al debutto. Ora affronta un altro francese, Luca Van Assche, che al debutto ha avuto la meglio di James Duckworth in un match durato oltre tre ore e mezza: l'obiettivo è vincere e dare continuità alla buona partita giocata all'esordio.

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Australian Open: Sonego contro Evans può valere Alcaraz

Sorteggio poco fortunato per l’azzurro Sonego impegnato al primo turno contro il britannico Evans. Chi si qualifica tra i due dovrà affrontare il numero 2 al mondo Carlos Alcaraz.

Primo appuntamento della stagione per il grande tennis. Come succede da tempo ormai, tocca agli Australian Open l’inaugurazione del nuovo anno. La caccia al titolo attualmente nelle mani di Novak Djokovic è appena cominciata quando siamo ancora al primo turno del torneo. Nella lista sono presenti anche atleti italiani, anche se non è una competizione storicamente amica dei talenti nostrani. Matteo Berrettini, ora infortunato e quindi fuori concorso, è colui il quale ha ottenuto il traguardo più elevato arrivando fino alle semifinali. Per il resto appena quattro volte sono stati centrati i quarti di finale con De Stefani, Pietrangeli, Caratti e Sinner. 

Si spera quindi di ottenere maggior fortuna in questa 112esima edizione. Tra i candidati c’è pure Lorenzo Sonego, il quale è atteso da un esordio non proprio dei più semplici. La sua avventura al Melbourne Park parte infatti contro Daniel Evans. Al 28enne torinese vengono in soccorso i precedenti che lo hanno visto prevalere in entrambi i casi contro l’esperto britannico. Il primo confronto ci fu a Vienna nel 2020. Più recente l’ultimo scontro diretto, di qualche mese fa, agli ATP Masters 1000 di Miami. Insomma, se da un lato si può parlare di sorteggio poco fortunato, dall’altro si deve sottolineare come in passato l’azzurro abbia già dimostrato di potersi destreggiare egregiamente contro questo avversario. 

Il 2023 non è stato esaltante per Sonego, anche se lo ha chiuso con l’impresa della Coppa Davis: titolo da condividere però con i compagni di viaggio. Dal punto di vista individuale, invece, era lecito attendersi qualcosa in più dal piemontese che ha comunque a disposizione del tempo per rifarsi. Magari proprio partendo dall’Oceania, continente che caratterizza questo mese di gennaio. Per quanto riguarda Evans, la sua precedente annata ha avuto un picco clamoroso – per quella che è la sua storia – a Washington dove ha conquistato il secondo titolo della carriera nonché primo nella categoria ATP 500. Oggi nel ranking mondiale è 40esimo, mentre l’italiano è sei posizioni più indietro. Attenzione a chi passa il turno: il tabellone gli sottoporrà direttamente un calibro massimo come Carlos Alcaraz. Ma un pensiero alla volta.

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Australian Open: al primo turno Musetti e Cobolli in campo

Forfait di Berrettini, Musetti e Cobolli debuttano nel tabellone principale dell'Australian Open, primo Slam della stagione: l'obiettivo è provare ad andare il più avanti possibile.

L'Australian Open 2024 ha preso ufficialmente il via e il secondo giorno del primo Slam della stagione promette già bene in termini di spettacolo e match da seguire. Occhi puntati sugli italiani che sono riusciti ad accedere al tabellone principale. C'era grande curiosità nel rivedere Matteo Berrettini, che ha attraversato un 2023 a dir poco difficile, fermato da continui problemi fisici dopo due anni che lo avevano visto al top della classifica mondiale. Avrebbe dovuto affrontare subito un top 10, Stefanos Tsitsipas, ma, ancora una volta, il 27enne tennista romano è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un problema al piede. 

Quindi le speranze azzurre sono da riporre in Lorenzo Musetti, che andrà uno contro uno con Benjamin Bonzi, numero 110 ATP. Il carrarino, però, viene da un 2023 sotto le aspettative e ha iniziato l'anno nuovo con due sconfitte altrettanto deludenti: contro Kotov ad Hong Kong e contro Bublik ai quarti ad Adelaide. Sui campi di Melbourne, inoltre, Musetti non ha mai vinto in carriera: un altro tabù da sconfiggere contro il francese al primo turno dello Slam.

Chi invece non ha nulla da perdere è Flavio Cobolli. Il classe 2002 è reduce da tre turni di qualificazione giocati con grande bravura e convinzione: nessun set perso contro Rodriguez Taverna, Hassan e Jin. Tre vittorie in tre giorni che fanno morale e soprattutto che lo riportano per la seconda volta in carriera nel main draw di uno Slam (l'unica altra volta era stata all'Open di Francia del 2023). Il romano (ora numero 102 ATP) sogna l'approdo in top 100, ad un passo: l'ostacolo però è di quelli duri da abbattere, il numero 18 ATP Nicolas Jarry.

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Australian Open: Djokovic comincia con l’enfant prodige Prizmic

Detentore del titolo e primatista del torneo, tutti vogliono sottrarre lo scettro al grande Djokovic. Il suo primo avversario a Melbourne sarà il croato Dino Prizmic, 18enne di belle speranze.

Cominciano gli Australian Open 2024, 112esima edizione nella storia del torneo. Per la prima volta la competizione inizia di domenica. A scendere in campo in questo primo turno, tra gli altri, c’è pure il campione in carica nonché primatista assoluto per numero di successi – ben dieci – Novak Djokovic. Il serbo è inserito nella stessa parte del tabellone di Jannik Sinner: i due, quindi, potrebbero incrociarsi eventualmente in semifinale e non in finale. Ma prima bisogna arrivarci e il percorso del 36enne serbo parte contro Dino Prizmic. 

Il croato ha appena 18 anni e nel ranking attuale occupa la posizione numero 155 contro la prima del suo prossimo avversario. Occhio però a questo ragazzino, venuto fuori dal Tennis Club di Spalato: lo stesso che ha portato ad emergere talenti del calibro di Pilic, Franulovic, Ancic ed Ivanisevic. Nonostante la tenera età di Prizmic si parla un gran bene, d’altra parte era dai tempi di Cilic che un croato non riusciva a vincere gli Open di Francia (naturalmente versione junior). Più che a Djokovic, però, pare che il classe 2005 si ispiri a Carlos Alcaraz. 

Ad agosto ha vinto il primo Challenger a Banja Luka, anche a Stoccolma si è messo in luce superando le qualificazioni e battendo il ceco Jiri Lehecka. Sono soltanto tre i giovanissimi che rientrano nella top 200 della graduatoria mondiale e tra questi c’è anche Prizmic, oltre al ceco Jakub Mensik e al cinese Juncheng Shang. Insomma, ci sono tutte le possibilità che il futuro di questo ragazzo sia roseo. Il presente, invece, passa per la voglia di primeggiare di Djokovic che proverà a rinviare la smania di emergere del nuovo collega. Fin qui Dino Prizmic è passato per tre turni di qualificazione mandando ko nell’ordine l’argentino Mariano Navone, il connazionale Duje Ajdukovic e il tunisino Aziz Dougaz. 

Chiudiamo con Nole: ultimamente ha manifestato l’esigenza di voler passare più tempo con la famiglia ma l’ipotesi ritiro non è ancora contemplata nell’imminenza. Da Melbourne il Djoker vuole tornare con il primo posto ancora ben saldo nelle sue mani esperte. Chi potrebbe scipparglielo è proprio Alcaraz. Nella passata edizione del primo torneo del Grande Slam Djokovic in finale ebbe la meglio in tre set contro il greco Stefanos Tsitsipas. Il serbo si impose per 6-3, 7-6, 7-6. 

Tutto è pronto per vivere un’altra esaltante stagione di tennis, dopo qualche mese che è servito agli atleti a rigenerarsi e a prepararsi per le nuove estenuanti avventure.

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