Un infortunio ha estromesso dal torneo americano Luca Nardi. Ai sedicesimi di finale sono comunque presenti i due azzurri Cobolli e Bellucci impegnati rispettivamente contro Goffin e Michelsen.
L’Italia ha perso un pezzo a Washington. Nel torneo della capitale statunitense ha dovuto dare forfait Luca Nardi, messo ko non da un avversario ma da un infortunio al gomito che non gli ha consentito di poter proseguire la manifestazione. Ne ha così beneficiato il suo rivale, colui che quanto meno da tabellone avrebbe dovuto sfidarlo, ovvero Mitchell Krueger.
Per quanto riguarda gli azzurri restano ancora due fiches da giocarsi quando siamo giunti ai sedicesimi di finale della competizione. Partiamo da Flavio Cobolli che si appresta a incontrare David Goffin in un match in programma per oggi non prima delle 18:30. Zero precedenti tra i due tennisti, nel ranking è davanti il ventiduenne fiorentino, al momento 48esimo in graduatoria. Si trova parecchio più indietro, invece, il belga che è centesimo.
Flavio Cobolli è ancora a caccia della prima gioia in singolare a livello ATP. Finora il giovane toscano ha vinto “soltanto” tra i Challenger e in doppio, con gli Australian Open che rappresentano il suo traguardo più prestigioso grazie ai sedicesimi di finale raggiunti nell’ultima edizione. Il 2024 è stato finora un anno di crescita per l’azzurro, graduale ma significativo. La sua ascesa è stata evidente, ingigantita anche dalla prima semifinale ottenuta a Ginevra e da qualche successo di prestigio contro competitor che lo precedevano nettamente in graduatoria. Ecco perché Washington può rappresentare per Cobolli una straordinaria opportunità di piazzare un altro bel mattoncino in questo processo senza sosta.
Sarebbe certamente un bel segnale per l’intero movimento tricolore, nell’epoca del ritorno a grandi livelli di Berrettini e dello status raggiunto da Sinner. Intanto, però, il torneo americano bisogna cominciarlo, possibilmente bene. Per questo il fiorentino non deve sottovalutare Goffin, che la sua prima partita l’ha già vinta mettendo ko l’argentino Camilo Ugo Camilleri. 33 anni, il belga vanta uno straordinario passato con sei titoli e l’ingresso nella top ten nel 2017. Il presente è certamente meno bello da raccontare, anche se resta pur sempre un buon giocatore.
Mattia Bellucci è partito da lontano qui a Washington. È dovuto passare attraverso le qualificazioni per accedere al main draw dell’evento. Prima Tristan Boyer, pratica archiviata in due set, poi successo in rimonta sullo svizzero Leandro Riedi per entrare finalmente nel tabellone e affrontare lo statunitense Mackenzie McDonald. Ora per il 23enne di Busto Arstizio c’è un’altra prova contro un avversario americano: ad attenderlo ai sedicesimi del torneo c’è infatti Alex Michelsen, mai incrociato prima d’ora in carriera. L’incontro è in programma sempre per oggi con inizio che dovrebbe essere intorno alle 18:30.
Il californiano ancora deve mettere piede al William H.G. FitzGerald Tennis Center per questa edizione e gode di straordinaria reputazione. A 19 anni è considerato un enfant prodige: d’altro canto nel 2024 ha già ottenuto il terzo turno agli Australian Open, una finale Atp persa a Newport contro Marcos Giron e il 60esimo posto nel ranking (fino a qualche settimana fa era 55esimo). Si tratta, dunque, di una bella gatta da pelare per Bellucci, che comunque è reduce da un brillante percorso ad Atlanta che lo ha condotto fino ai quarti di finale. Insomma, anche l’italiano ha le potenzialità per dire la sua nel confronto.
Tutto il torneo di Washington è solo su Sky Sport. All’evento sono dedicati ben tre canali come Sky Sport Tennis, Sky Sport Uno e Sky Sport Max. Naturalmente è possibile anche la visione in streaming tramite le app dell’emittente satellitare Sky Go e NOW. Sempre previo abbonamento. Per quanto riguarda gli orari, i primi appuntamenti sono normalmente dal tardo pomeriggio non prima delle 18:00 e spesso anche in notturna considerando pure il fuso orario.
La sede dell’evento è il William H.G. FitzGerald Tennis Center. Si tratta di un impianto, con sede naturalmente a Washington, costruito nel 1990 e che deve il suo nome ad un imprenditore particolarmente attivo in attività benefiche. La struttura dispone di 15 campi in cemento e 10 campi in terra battuta. Ci sono anche cinque campi coperti riscaldati e disponibili in inverno. Lo stadio principale può ospitare fino a 7.500 spettatori.
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