ATP Washington: ai sedicesimi McDonald vs Schwartzmann. A Los Cabos Isner sfida Hijikata

Il torneo statunitense è il più importante tra i nordamericani sul cemento. Titolo aperto, con numerosi candidati tra i quali mancherà il campione in carica Kyrgios. Anche in Messico tutto è pronto per l’inizio dell’avventura.

Con gli ATP di Washington si fa davvero sul serio. Di fatto si tratta del primo appuntamento importante della stagione estiva maschile sul cemento nordamericano. Si parte oggi, con le qualificazioni che sono da poco terminate per darci un quadro completo della competizione. Non ci sarà il campione in carica Nick Kyrgios, né tantomeno qualche rappresentante dell’Italia. 

Tuttavia, il tabellone presenta notevoli nomi di spicco: su tutti Taylor Fritz, reduce dalla finale di Atlanta, e numero uno del seeding. Alle sue spalle compaiono poi Frances Tiafoe e il canadese Felix Auger-Aliassime. Particolarmente atteso è Andy Murray, che da queste parti ha già trionfato tre volte e alla veneranda età di trentacinque anni si presenta all’appuntamento da testa di serie numero quindici. 

Concludiamo questa breve lista con Dimitrov, Hurkacz e Korda, altri tre potenziali protagonisti della kermesse. In serata, alle 22:00 italiane, tocca ad uno dei padroni di casa come Mackenzie McDonald fare il suo esordio nel torneo: di fronte trova l’argentino Diego Schwartzman. Due i precedenti, entrambi a favore di quest’ultimo col primo dello scorso anno a Barcellona e col secondo, più recente, al Queen’s Club di Londra di poco più di un mese fa. 

McDonald incontra Schwartzman in un percorso che parte in salita

Tipico cognome americano, ventotto anni, nato a Berkeley, città della California nota in particolar modo per la sua storica università. Mackenzie McDonald in carriera ha vinto un solo titolo in doppio e perso una finale in singolare. Si è fatto valere soprattutto nei tornei minori anche se in questa prima parte di 2023 qualche piccola grande soddisfazione se l’è presa. Anzitutto ad Adelaide, dove si è spinto fino alla semifinale e poi, restando in Australia ma dirigendoci a Melbourne, anche agli Open, dove ha battuto niente di meno che Rafael Nadal. 

Insomma, un percorso discreto negli ultimi tempi, anche se è gli è sempre mancato quel quid in grado di fargli fare l’atteso salto di qualità. Dal punto di vista del ranking al momento si è assestato sulla cinquantacinquesima posizione: il massimo traguardo raggiunto è stato il quarantottesimo posto dell’agosto 2022. Qui a Washington il suo cammino inizia in salita perché contro Diego Schwartzman il californiano non ha mai vinto. 

El Peque, così come è ribattezzato in patria, qualcosa in più invece lo ha raccolto conquistando quattro titoli sulle quattordici finali complessivamente disputate. Anche tra Challenger e Futures l’argentino ha avuto modo di arricchire il proprio palmarès. Ne viene fuori una sfida interessante, da seguire.

Il giovane contro l’esperto: Hijikata ci prova contro Isner. In palio c’è Tsitsipas

Dagli Stati Uniti d’America con la sua capitale Washington ci spostiamo verso il Messico e più precisamente a Los Cabos, per presentare un torneo che ha preso il posto di quello Bogotà. Sono due le star della rassegna nordamericana: Stefanos Tsitsipas e Cameron Norrie. Dando uno sguardo al tabellone, per il primo la minaccia più grande può essere rappresentata da Borna Coric, mentre più insidioso è il percorso del britannico che più avanti potrebbe ritrovarsi contro Alex de Minaur o Tommy Paul. 

Calcoli prematuri, comunque, che lasciano il tempo che trovano in un evento che nella precedente edizione vide trionfare Daniil Medvedev. Una delle sfide più importanti di giornata, quando siamo ancora ai sedicesimi di finale, è senza dubbio quella tra Rinky Hijikata e John Isner. Anche perché per chi dei due dovesse strappare il pass per il turno successivo è previsto il confronto diretto contro Tsitsipas. 

Si fa subito sul serio, dunque, con i due tennisti che si affronteranno per la prima volta sui campi in cemento messicani. Hijikata è australiano, appassionato di surf, con un solo titolo alle spalle conquistato in tandem con Jason Kubler nell’ultima edizione degli Australian Open. Negli ultimi mesi la sua crescita è stata evidente, culminata con la semifinale sull'erba dell'ATP di 's-Hertogenbosch nella quale ha poi perso contro Jordan Thompson. Nel ranking oggi è al numero centoquattordici. 

Isner invece a trentotto anni ha già alle spalle il meglio anche se legittimamente prova a togliersi le ultime soddisfazioni di una lunga esperienza, comunque brillante, che gli ha permesso di mettere le mani su sedici titoli. Quasi tutti vinti, tra l’altro, in territorio statunitense. L’ultima gioia è stata con l’Atlanta Open del 2021. 

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bet365 News Team

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