ATP Santiago: la rinascita di Jarry, secondo titolo per il cileno

Tre tornei nella settimana appena conclusa. Tra i protagonisti il cileno, il russo Medvedev e l’australiano Alex de Minaur. 

Santiago appartiene a Nicolas Jarry. E non poteva essere altrimenti. Il cileno, spinto dal pubblico di casa, si prende il suo secondo titolo in carriera dopo quello vinto in Svezia a Bastad nel luglio 2019. Non che la finale sia stata così semplice, tutt’altro. Per venire a capo di un mai domo Tomas Martin Etcheverry ha impiegato quasi tre ore superandolo in tre set grazie ad una prestigiosa rimonta. E dire che i precedenti erano sfavorevoli a Jarry che aveva incrociato l’argentino soltanto una volta in impegni ufficiali Atp ma quattro nel complesso se prendiamo in considerazione anche i match di qualificazione. In sostanza non lo aveva mai battuto ed ha scelto sicuramente l’occasione migliore per farlo. 

Persino superfluo sottolineare quanto il gigante ventisettenne ci tenesse a far bene al Movistar Chile Open in un torneo diretto da sua zia con premio assegnato da suo nonno Jaime che è una vera e propria istituzione qui in Cile. Jaime infatti è stato una gloria del tennis, in passato è arrivato fino ad occupare il quattordicesimo posto nel ranking conquistando la bellezza di ventidue titoli suddivisi tra doppio e singolare. In Italia magari lo si ricorda per la finale di Coppa Davis del 1976 nella quale perse proprio contro i rappresentanti azzurri. Se Jaime rappresenta il passato, è Nicolas a portare avanti la tradizione di famiglia.

Il Cile dopo Rio: l’ascesa di Jarry fino al 52esimo posto del ranking

Per Nicolas Jarry Santiago può e deve rappresentare un nuovo inizio. La sua prima parte di 2023 ha fatto registrare un bilancio nettamente positivo, chiaramente influenzato dall’ultimo successo ottenuto nella finale della competizione sudamericana. Prima di lui era riuscito ad imporsi da queste parti Cristian Garin nel 2021. Jarry può essere considerato un vero e proprio specialista della terra rossa sulla quale ha ottenuto la sua cinquantesima vittoria. Il trionfo, tra l’altro, arriva dopo l’importante risultato ottenuto all’ATP 500 di Rio de Janeiro nel quale si era fermato in semifinale cedendo in tre set all’ex numero uno del mondo Carlos Alcaraz. 

Ma l’insieme di questi traguardi prestigiosi ha fatto sì che il cileno guadagnasse ben cento posizioni dall’inizio della stagione fino ad oggi risalendo fino al numero cinquantadue del ranking. Un’ascesa imponente da parte di Jarry al quale non resta che premere sull’acceleratore, sfruttando il momento, per continuare sulla strada intrapresa. A Santiago, tra le doti che gli vanno riconosciute, ha mostrato anzitutto caparbietà e perseveranza che gli hanno permesso di ribaltare per ben tre volte delle gare nelle quali era partito sotto. Una qualità che potrebbero condurlo ancora più lontano. 

Gli altri tornei della settimana: Medvedev e de Minaur vincono a Dubai e Acapulco

Se in Cile ha trionfato il padrone di casa Nicolas Jarry, a Dubai a determinare la sorte del torneo sono stati due russi come Daniil Medvedev e Andrej Rublev. Il titolo se lo è preso il primo mettendo in bacheca il suo terzo consecutivo dopo quelli di Doha e Rotterdam. Se Jarry è simbolo di rinascita, Medvedev è il campione che torna dopo un periodo di difficoltà perché non si può disimparare a giocare. Oggi il ventisettenne di Mosca si candida al serio ruolo di anti-Djokovic con il serbo che è stata una delle tante vittime illustri del rivale, quasi imbattibile in questi primi mesi di 2023. 

Ma la settimana di tennis appena conclusa ha vissuto momenti intensi anche ad Acapulco che ha invece incoronato Alex de Minaur campione: l’australiano in finale ha superato lo statunitense Tommy Paul. Il ventiquattrenne di Sydney non vinceva un titolo da fine luglio 2022 (Atlanta) anche se è uno specialista delle finali avendone vinte ben sette su undici. 

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bet365 News Team

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