Dopo aver battuto il tedesco Altmaier per Nardi c’è il numero 12 al mondo Holger Rune. In caso di ulteriore passaggio del turno il pesarese farebbe un altro significativo balzo in avanti nel ranking.
Prima settimana dei Masters 1000 di Roma che volge al termine. Siamo giunti ai trentaduesimi di finale del torneo, con un bilancio non straordinario per quanto riguarda i tennisti italiani. Nella giornata di ieri hanno salutato la competizione Matteo Gigante, Fabio Fognini, Flavio Cobolli e Lorenzo Musetti. In compenso hanno ottenuto il pass per il turno successivo Francesco Passaro e Luciano Darderi.
Oggi tocca tra gli altri a Luca Nardi provare a dire la sua. L’avversario è il numero dodici al mondo Holger Rune. Insomma, impegno sulla carta non semplice per il ventenne pesarese. Non ci sono precedenti cui appellarsi tra i due atleti ma una certezza: chi dovesse passare il turno se la vedrebbe in seguito contro il vincente del match tra Sebastian Baez e Dusan Lajovic. Un problema alla volta, però. Il primo per Nardi è stasera a partire dalle 20:30 naturalmente sui campi del Foro Italico della capitale.
Luca Nardi in graduatoria occupa la posizione numero ottantadue. In pratica la distanza da Holger Rune, rivale che lo spietato calendario degli Internazionali d’Italia gli ha messo di fronte, è abissale. Tuttavia ciò non vuole dire che non vi siano speranze per il giovane e brillante tennista umbro. Che nel marzo 2024, dunque pochi mesi fa, è riuscito addirittura a battere sua maestà Novak Djokovic ad Indian Wells. Nessun tennista di casa nostra a questa età era mai stato capace di vincere contro un numero uno al mondo, per di più partendo da una classifica così bassa che all’epoca era pure peggiore di quella attuale.
Per il resto Nardi ha una bacheca ancora vuota a livello ATP ma ha sei titoli Challenger su otto finali giocate più tre titoli ITF. Occhio alla chance del balzo nel ranking: passando il turno approderebbe in cinquantaduesima posizione. Qui nella capitale all’esordio ha trionfato in due set contro il tedesco Daniel Altmaier. Holger Rune, invece, ancora deve scendere in campo per la prima volta. Il danese non viene da un periodo particolarmente fortunato ma ha tanta voglia di riscatto.
Uno dei protagonisti più attesi della kermesse capitolina è sicuramente Andrej Rublev. E non solo per la contemporanea assenza di due big come Jannik Sinner e il campione in carica Carlos Alcaraz. Il russo è infatti l’uomo che si è aggiudicato l’ultimo torneo da 1000, trionfando a Madrid grazie al successo in rimonta su Felix Auger-Aliassime. Qui a Roma il ventiseienne moscovita non ha ancora avuto modo di giocare. Manca poco, però, al suo esordio previsto proprio per oggi pomeriggio non prima delle 16:10 contro Marco Giron.
Un solo precedente tra i due, risalente ai trentaduesimi di finale dell’ATP di Rotterdam del 2021. Chi vinse? Rublev, che è avanti pure nel ranking rispetto al collega trovandosi al sesto posto della graduatoria rispetto al quarantanovesimo del trentenne statunitense. Quest’ultimo non è riuscito a togliersi particolari soddisfazioni in carriera. In singolare ha perso due finali del circuito maggiore e ha vinto due titoli Challenger, ma ciò non significa che l’epilogo dell’incontro sia scontato.
Il Masters 1000 di Roma si gioca sui campi in terra rossa del Foro Italico, ai piedi di Monte Mario e non lontano da stadio Olimpico e stadio del nuoto. Il campo principale è il Centrale, che può contenere 10.000 spettatori. A seguire per ordine di importanza la Grand Stand Arena (7.000 posti), lo Stadio Nicola Pietrangeli (3.720 posti) e altri campi minori.
Tutto il programma del Masters 1000 di Roma è trasmesso su Sky Sport, attraverso i canali Sky Sport Uno (201) e Sky Sport Tennis (203), oltre a Sky Sport Plus. Per gli abbonati è anche disponibile la diretta streaming su Sky Go. Diretta streaming per abbonati anche su NOW e attraverso l'app Tennis TV. Per ogni giornata di gare è trasmesso un match in chiaro sulla Rai. Diretta anche su bet365.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.