Il polacco ha sconfitto in semifinale il nuovo numero 5 al mondo, Casper Ruud; l'iberico ha superato in tre set l'inglese Daniel Evans. Tre i precedenti tra di loro.
Adesso ci siamo davvero: dopo una settimana vissuta sull'ottovolante, fra eliminazioni eccellenti e colpi spettacolari, l'ATP Montreal è giunto al suo ultimo atto. Ora d'inizio alle 22:00 italiane per la sfida che deciderà chi tra Hubert Hurkacz e Pablo Carreño-Busta alzerà al cielo l'ambito trofeo. Non è - soltanto - questione di gloria, ma anche di ranking e di fiducia da drenare in vista dell'ultimo Slam dell'anno: lo US Open che scatterà a New York il prossimo 29 agosto. Vincere oggi significherà infatti ritoccare al rialzo la propria classifica, e di conseguenza ambire ad ottenere in vista del sorteggio a Flushing Meadows una testa di serie più alta. Si capisce allora che la posta in palio nel match di questa sera è di quelle che contano.
Evento: Hubert Hurkacz contro Carreño-Busta
Luogo: IGA Stadium, Montreal
Quando: 22:00, 14 Agosto 2022
Dove vederla: Diretta bet365, Sky Sport Tennis, Sky Sport Uno e in streaming su NOW
A rendere se possibile ancora più importante la finale del National Bank Open 2022 - tanto per Hurkacz quanto per Carreño-Busta - vi è anche il fatto che i due giocatori non sono così abitudinari per quanto riguarda la presenza alle fasi conclusive di tornei di questo calibro. Il giocatore polacco, ad esempio, ha vinto un solo Master 1000 in carriera: quello di Miami 2021, contro il nostro Jannik Sinner.
Nonostante sia nel circuito da più tempo, Carreño-Busta non è invece mai riuscito ad infrangere il tabù Master 1000, né prima di oggi era mai riuscito ad issarsi in finale. In quanto a tornei di questo livello la sola soddisfazione che il tennista iberico può vantare nel proprio palmares ha a che fare con un torneo di doppio, più precisamente quello di Cincinnati 2020, quando in coppia con l'australiano De Minaur sconvolse da outsider coppie ben più rodate.
Certo è in ogni caso curioso che il 31enne di Gijón, nato e cresciuto sulla terra rossa come qualsiasi tennista iberico, abbia invece ottenuto sul cemento nordamericano la prima finale 1000 della carriera. Curioso, sì, ma non del tutto sorprendente. Questa è infatti la prova della duttilità di Carreño-Busta, giocatore completo dal punto di vista tecnico, bravissimo in difesa ma anche a ribaltare l'azione grazie alla padronanza di tutti i fondamentali. E a questo punto non può più essere considerato un caso che i suoi due migliori risultati in ambito Slam siano arrivati proprio agli US Open, con due semifinali (2017 e 2020) che confermano la sua attitudine sul veloce nordamericano.
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Di questo feeling particolare hanno fatto le spese nel corso del torneo purtroppo anche Berrettini e Sinner, eliminati uno dopo l'altro da un giocatore in evidente stato di grazia. Questa particolare condizione in cui ogni tentativo sembra essere nelle corde della propria racchetta, questa sensazione di fiducia che si traduce in scelte corrette in campo e annulla la percezione di poter uscire sconfitti dal rettangolo di gioco, è stata ampiamente sperimentata questa settimana anche da Hubert Hurkacz.
Il tennista polacco se l'è vista brutta con il connazionale del suo avversario odierno, quell'Albert Ramos-Viñolas che si è arreso soltanto al tie-break del terzo e decisivo set, ma nei turni successivi ha legittimato la sua avanzata nel torneo. Se il successo più eclatante, anche dal punto di vista mediatico, è stato quello ottenuto ai quarti di finale contro il giocatore più in forma delle ultime settimane, Nick Kyrgios, la prova del nove è arrivata invece in semifinale, quando Hurkacz si è tolto la soddisfazione di battere il nuovo numero 5 delle classifiche mondiali: il norvegese Casper Ruud, sconfitto con il punteggio di 5-7/6-3/6-2.
Tre set ha dovuto impiegare anche Carreño-Busta per venire a capo della sua semifinale, contro l'inglese Daniel Evans: 7-5/6-7/6-2 lo score. I precedenti fra Hurkacz e Carreño-Busta sono in tutto tre, ma il primo, risalente ad un Challenger giocato sulla terra rossa in Polonia nel 2015 (vinse l'iberico in tre set) è troppo datato per fare testo. Meglio allora rifarsi alle sfide risalenti allo scorso anno, dove il bilancio parla di una vittoria per parte. Hurkacz ha vinto l'ultimo confronto, sul cemento al chiuso di Metz. Carreño-Busta ha vinto però la partita sulla superficie che più si avvicina a quella odierna, al torneo di Cincinnati: all'epoca finì 7-6/7-6 al termine di una battaglia di oltre due ore che restituisce l'idea dell'equilibrio che potrebbe riproporsi in campo anche oggi. Come andrà a finire?
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