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  1. Tennis

ATP Finals: appuntamento con la storia per Jannik Sinner

L’azzurro ha già fatto più di ogni altro connazionale nel torneo dei maestri del tennis. Adesso può conquistare il prestigioso titolo sfidando ancora una volta il numero uno Novak Djokovic.

Evento: Jannik Sinner-Novak Djokovic
Luogo: Pala Alpitour, Torino
Data: 19 novembre
Orario: dalle 18:00
Dove vederla:Rai 2, Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis. In streaming su Rai Play, Tennis TV, Sky Go e NOW

Torino 2021-Torino 2023. Stessa città, due anni di distanza che non sono trascorsi invano. Jannik Sinner ha sfruttato questo tempo per colmare un gap che pareva insanabile nei confronti di Daniil Medvedev. Un tempo bestia nera, oggi avversario non solo giocabile ma anche battibile. Se due indizi non fanno una prova, il terzo certamente sì, e anzi costituisce una vera e propria sentenza che serve a spedire l’altoatesino fino alla finale delle ATP Finals. Con conseguente eliminazione del russo. 

Diventano otto i successi consecutivi da parte del ventiduenne di San Candido contro i primi dieci della classifica. La speranza dell’azzurro è di portare questo numero a nove. In finale dovrà vedersela ancora una volta con Novak Djokovic, che ha ricordato a Carlos Alcaraz di essere ancora lui il leader mondiale. Vedremo se il serbo ne avrà ancora per andare a vincere il suo titolo numero novantotto in carriera. 

Nei precedenti con Sinner il gigante di Belgrado è avvantaggiato: nelle quattro volte in cui si sono sfidati ha vinto in ben tre occasioni tra le quali due a Wimbledon. La prova su cui può far leva l’italiano è chiaramente quella della fase a gironi dopo la quale ha ricevuto pure i complimenti dal collega. 

Come arriva Jannik Sinner

Nel torneo dei maestri mai nessun italiano era stato capace di spingersi fino all’ultimo atto. Anche perché in cinquantaquattro anni di competizione davvero pochi se ne erano visti. Soltanto quattro, in totale. L’ultimo era stato Matteo Berrettini che nel 2019 aveva interrotto un lungo digiuno azzurro di 41 anni. Proprio il tennista capitolino era riuscito a centrare il primo successo storico per il tricolore, battendo l’austriaco Dominic Thiem. Già, perché gli altri due partecipanti in singolare – Adriano Panatta e Corrado Barazzutti avevano chiuso le loro esperienze rimediando esclusivamente sconfitte. 

Poi è arrivato Jannik Sinner che due anni fa aveva iniziato a studiare la situazione, prendendo proprio il posto dell’infortunato Berrettini. Ma all’epoca i tempi non erano ancora maturi. Oggi lo sono quanto meno per competere, se anche per vincere lo scopriremo. Certo l’altoatesino ha scritto un bel pezzo di storia del tennis della nostra nazione. Anzitutto, tenendo sempre come riferimento Panatta, ha già eguagliato il suo numero titoli che sono dieci, ma pure il suo best ranking con l’attuale quarto posto che è un record e che potrebbe presto anche migliorare se questi sono gli standard.

Sinner ha disputato delle Finals fantastiche, lo stesso giocatore avrebbe attribuito il merito all’energia magica che si respira attorno a un evento del genere. Più pragmaticamente è il frutto di un lavoro che lo ha portato ad una crescita esponenziale che lo ha messo in rilievo come uno dei giocatori più forti in assoluto. Ha battuto facilmente Stefanos Tsitsipas all’esordio, ha fatto vacillare fino a piegare le resistenze del numero 1 al Mondo Novak Djokovic, ha vinto la sfida tra le giovani leve con Holger Rune e ha confermato che Daniil Medvedev non gli fa più paura. Oggi il buon Jannik prova a superare anche l’ultimo ostacolo ma grande lo è diventato già. 

Come arriva Novak Djokovic

Novak Djokovic è la storia. Nelle ATP Finals è campione in carica e primatista della competizione. Con un ulteriore successo, che sarebbe il settimo in carriera, staccherebbe anche Roger Federer diventando recordman esclusivo. Anche il 2023 del fuoriclasse di Belgrado è stato straordinario. Ha cominciato in Australia, vincendo sia ad Adelaide che a Melbourne (decimo Australian Open). Poi ha visto Alcaraz scippargli il primo posto del ranking e così se lo è andato a riprendere. 

Dapprima con il French Open che lo ha reso il tennista con più titoli in singolare del Grande Slam (con 23 affermazioni), nonché l'unico a essersi aggiudicato tutti i Major almeno tre volte. Poi con gli US Open che gli hanno permesso di eguagliare il record all time di Margaret Court con il ventiquattresimo titolo del Grande Slam. Dopodiché il Djoker si è preso qualche periodo di pausa per arrivare quanto più fresco possibile agli ultimi delicati eventi della stagione. 

Un lusso che si è potuto concedere, sebbene abbia avuto bisogno anche di un pizzico di fortuna per superare la fase a gironi. Basti pensare che all’ultimo ha dovuto tifare per Sinner per andare avanti. L’altoatesino, che il favore glielo ha fatto, spera ora di non doversene pentire. 

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