In Kazakistan comanda l’Austria che può schierare ben tre rappresentanti. Due di questi si affronteranno in un match che assegnerà un posto in semifinale. A Pechino c’è Rune contro Dimitrov.
Evento: | Dominic Thiem-Sebastian Ofner |
Luogo: | National Tennis Centre, Nur-Sultan (Kazakistan) |
Data: | 1 ottobre 2023 |
Orario: | 14:00 |
Dove vederla: | Supertennis e SuperTennix (in streaming) |
Quarti di finale degli Astana Open, edizione 2023. All’appello, come ormai ben sappiamo, manca il detentore del titolo Novak Djokovic che si è preso un periodo di riposo in vista delle Nitto ATP Finals di Torino in programma dal 12 al 19 novembre. Così si aprono spiragli maggiori per tutti gli altri candidati, tre dei quali provenienti dall’Austria, paese più rappresentato nella competizione asiatica.
A tal proposito incuriosisce il derby tra Dominic Thiem e Sebastian Ofner che quest’oggi chiuderanno il turno definendo quello che sarà il quadro delle semifinali. Tre sono i precedenti tra questi due tennisti, tutti andati a favore del più blasonato Thiem. L’ultimo confronto c’è stato proprio in questo 2023, ad Estoril, in Portogallo. Prima ancora avevano avuto modo di incrociarsi in patria, a Kitzbuhel nelle edizioni del 2019 e del 2022.
L’altro austriaco ancora in gara è Jurij Rodionov. Ricordiamo che nel torneo kazako non c’è stato nessun italiano. L’unico che ha provato a farsi strada da queste parti è stato Stefano Napolitano che è finito ko però nelle qualificazioni contro il giapponese Taro Daniel.
Dominic Thiem in Austria è una divinità. D’altro canto c’è una lunga e gloriosa carriera a parlare per il trentenne di Wiener Neustadt, con la bellezza di diciassette titoli in bacheca e un ranking che in passato lo ha visto figurare sull’ultimo gradino del podio (terzo posto nel marzo 2020). Tuttavia, il presente è sicuramente meno felice per Thiem, il cui più grande successo restano gli US Open del 2020 in cui sconfisse in finale Alexander Zverev.
Nel 2023 Thiem ha cominciato come peggio non avrebbe potuto, con nove ko nei primi dieci incontri disputati. Dopo quattro anni ha quindi deciso di far saltare la collaborazione con l’ex tennista cileno Nicolas Massú. Grazie a una wild card è riuscito a rimettere piede al Masters 1000 di Monte Carlo, senza lasciare particolari tracce. È Kitzbühel a regalargli finalmente la possibilità di disputare nuovamente una finale, dopo anni di digiuno. Non va benissimo, solo 4 giochi raccolti contro Sebastian Baez che gli hanno consentito di portarsi alla posizione numero 81 della graduatoria.
Oggi ci riprova, contro Ofner, dopo aver superato nell’ordine Juan Pablo Varillas e Marcos Giron. Quanto al suo avversario zero titoli nel palmarès, soltanto Challenger e Futures con traguardo massimo raggiunto, relativamente ai circuiti maggiori, il quarto turno agli ultimi French Open.
Evento: | Holger Rune-Grigor Dimitrov |
Luogo: | Olympic Green Tennis Centre, Pechino (Cina) |
Data: | 1 ottobre 2023 |
Orario: | 13:30 |
Dove vederla: | Supertennis e SuperTennix (in streaming) |
Restiamo in Asia ma cambiamo paese spostandoci dal Kazakistan alla Cina dove sono in corso gli ATP di Pechino, categoria 500. Qui il parterre è di quelli eccezionali: escluso Djokovic, sono presenti i primi otto del ranking mondiale. Concentriamoci sul quarto che è Holger Rune, ventenne che rappresenta già oggi una certezza più che una speranza del tennis.
Il giovane danese, dopo aver eliminato dal torneo Felix Auger-Aliassime, si ritrova adesso contro Grigor Dimitrov agli ottavi di finale della competizione. Un solo precedente, neppure particolarmente datato tra i due, risalente all’ultimo Wimbledon con successo ottenuto proprio dal biondo di Gentofte. Che a dire il vero non arrivava da un periodo brillante, anzi. Prima della vittoria all’esordio contro Aliassime era reduce da sette ko di fila, che per un giocatore dalle sue qualità sono un’enormità. Per Rune le prossime settimane saranno certamente delicate, considerato l’obiettivo di stare tra i primi otto per garantirsi la partecipazione alle ATP Finals di Torino. Il desiderio di raggiungere Djokovic, Alcaraz e Medvedev – gli unici tre già sicuri del posto – passa inevitabilmente dalla gara contro Dimitrov.
Quest’ultimo, invece, nella gara inaugurale ha dovuto faticare passando in rimonta contro lo statunitense Mackenzie McDonald. Il bulgaro ha un notevole passato alle spalle, oggi è ventesimo ma sicuramente il suo nome è meno in hype rispetto a un tempo. Resta un campione, anche se nel suo 2023 non sono mancati dei passaggi a vuoto. Tuttavia, con caparbietà, è riuscito a rientrare in top 20 dalla quale era uscito nel settembre del 2022. Wimbledon e Washington sono state per il 32enne di Haskovo due esperienze complessivamente positive, nelle quali ha raggiunto rispettivamente il quarto turno e le semifinali. In bacheca ha otto titoli, con l’ultimo però vinto nel 2017.
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