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Atalanta, sei nella storia! Che trionfo in Europa League

L’Atalanta non dà scampo al Bayer Leverkusen e conquista il primo titolo europeo della sua storia. Niente da fare per la squadra di Xabi Alonso, che ha vissuto una stagione incredibile tra Bundesliga ed Europa League.

Qui si scrive la storia. L’Atalanta conquista l’Europa League e si siede per la prima volta al tavolo dei grandi, Bayer Leverkusen travolto dalla tripletta di uno scatenato Lookman. La Dea, i suoi tifosi e la proprietà nerazzurra vivono una serata da sogno: superato, impresa nell’impresa, un Bayer Leverkusen che sembrava ingiocabile, capace di mettere fine al dominio del Bayern Monaco in Bundesliga. Il tutto, è bene non dimenticarlo, senza perdere una gara: cose che in Italia - se si parla di tricolore sul petto - si sono viste solo con il primo Milan di Fabio Capello (stagione 1991-92) e venti anni dopo con la prima Juventus di Antonio Conte.

Paragoni che spiegano la portata dell'impresa atalantina, forse l'ultima targata Gian Piero Gasperini: il tecnico di Grugliasco è sempre più nel mirino di un Napoli che vuole tornare grande dopo un'annata terribile.

I segreti dell’Atalanta: una rosa (finalmente) profonda, attacco super e la guida di Gasp

Quest'anno l'Atalanta le ha azzeccate quasi tutte. Prima la cessione monstre di Rasmus Hojlund al Manchester United, poi gli addii di giocatori poco funzionali al progetto tattico di Gasperini (ma comunque capaci di fare incassare una bella cifra) come Demiral, Maehle e Boga. Questa volta i nerazzurri hanno alzato il tiro e, rispetto a quanto successo in passato, hanno palesemente rinforzato l'organico.

In difesa, con Toloi e Palomino sempre più in là con gli anni, il cambio della guardia è stato nel segno di Holm e dell'esperto Sead Kolasinac, coadiuvati dai soliti Djimsiti e Scalvini. Ma è in attacco che Percassi e soci hanno dato il meglio: spazio, così, per elementi del calibro di Scamacca (pronto a portare per mano la Nazionale di Spalletti), De Ketelaere e per le "seconde linee" Touré e Miranchuk (un ritorno per lui), che si sono aggiunti a due elementi top come Lookman e Koopmeiners. Tanta varietà in attacco non si era mai vista e lo si è notato anche stasera, con Gasperini che ha effettuato i cambi giusti al momento giusto. In più, questa grande qualità spiega anche l'arretramento nello scacchiere del Gasp del croato Pasalic.

A proposito di organico profondo, a certificare questo cambio di passo è la presenza di due portieri fortissimi come Carnesecchi e Musso. Quest’ultimo, costretto a fare il secondo in campionato, si è dimostrato decisamente prezioso in Europa League.

Un 2024 da incorniciare: la cavalcata in Europa, l’impresa di Liverpool, il terzo posto ad un passo

Che la stagione fosse diversa da quelle del recente passato lo si è capito a partire dalla fine del 2023. Prima i due successi sul Milan tra campionato e Coppa Italia, poi il filotto di cinque successi consecutivi tra gennaio e febbraio e l'unica crisi di risultati in quel di marzo (con le sconfitte contro due squadre in formissima come Inter e Bologna).

Da aprile in poi l'Atalanta è un rullo compressore. La svolta in quel di Anfield, con il fantastico 0-3 ai danni del Liverpool di Klopp. Da quel momento solo gioie in campionato ed Europa League, con un terzo posto ormai ad un passo e il successo in semifinale con il Marsiglia di Aubameyang. La delusione di Coppa Italia (sconfitta contro la Juventus) è stata già dimenticata con il successo incredibile di questa sera. Un’impresa in Europa League iniziata lo scorso settembre all'insegna, nella sua fase primordiale, del dominio nel Gruppo D di Sporting Lisbona (poi battuto anche agli ottavi), Sturm Graz e Rakow.

Una gioia dopo tante finali perse

I bergamaschi non vincevano un trofeo dal lontano 1963, quando conquistarono la prima e unica Coppa Italia della storia. Da allora solo delusioni, tutte in finale di Coppa Italia: nel 1987 il K.O. con il Milan, nel 1996 la sconfitta nella doppia sfida con la Fiorentina. Negli anni più recenti gli stop nell'ultimo atto con la Lazio (nel 2019) e due volte contro la Juventus (2021 e 2024).

Per quanto riguarda le competizioni europee, gli atalantini non erano mai andati oltre le semifinali raggiunte nella Coppa delle Coppe 1987-88 (doppio K.O. per 2-1 contro i belgi del Malines). Ora la prima gioia continentale e un trofeo conquistato dopo ben 61 anni.

Il Bayer Leverkusen porta ancora fortuna

Niente da fare per il Bayer Leverkusen. Gli uomini di Xabi Alonso sono stati protagonisti di una stagione che rimane straordinaria, ma si sono dovuti arrendere davanti all’intraprendenza e al dinamismo atalantino. Per gli amanti delle statistiche, la Dea supera per la seconda volta il Bayer Leverkusen nell’arco di un biennio: nel 2022, infatti, doppio successo sempre in Europa League, ma ai quarti di finale, per un complessivo 4-2 con firme di Muriel (doppietta), Malinovsky e Boga.

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