Si gioca alle 03:00 di venerdì per i quarti di finale. L’Argentina campione del mondo e del Sud America si affida al capocannoniere Lautaro. Ecuador con il talento Kendry Paez.
I campioni del mondo e del Sud America contro una nazionale che non va assolutamente sottovalutata. Così possiamo presentare la sfida di venerdì notte tra Argentina ed Ecuador, nell'ambito dei quarti di finale della Copa America che si sta tenendo negli Stati Uniti. Le due formazioni scendono in campo alle 03:00 italiane e si affrontano per la seconda volta nell'arco di un mese: lo scorso 10 giugno vittoria di misura degli argentini con rete di Angel Di Maria. Più largo il successo nell'ultimo confronto in Copa America, come certifica il 3-0 proprio nei quarti di finale dell'edizione 2021 (gol di De Paul, Messi e Lautaro Martinez).
Argentina (4-3-3): E. Martinez; Molina, Romero, Li. Martinez, Tagliafico; Di Maria, De Paul, A. Mac Allister; Messi, La. Martinez, J. Alvarez. Ct: Scaloni.
Ecuador (4-2-3-1): Dominguez; Preciado, Torres, Pacho, Hincapie; Franco, M. Caicedo; Yeboah, Paez, Sarmiento; Valencia. Ct: Felix Sanchez.
Il match si gioca all'NRG Stadium di Houston (Texas, Stati Uniti). Inaugurato nel 2000, l'impianto aveva già ospitato tre gare della Copa America Centenario, tra cui il 4-0 in semifinale della stessa Argentina contro gli Stati Uniti. La struttura può ospitare 71.500 spettatori.
La gara è trasmessa in diretta televisiva e in chiaro su Sportitalia. La stessa emittente permette anche di seguire la sfida in streaming tramite l'app ufficiale o sul sito sportitalia.it. Sempre in ottica streaming, c'è anche l'opzione MOLA TV. Anche in questo caso, è possibile seguire l'evento su smart tv, pc, tablet e smartphone scaricando l'app dedicata oppure visitando il sito ufficiale di MOLA.
Impossibile lasciare Lautaro Martinez in panchina. L’interista, nonostante sia stato fuori dalla formazione titolare in due occasioni su tre, ha realizzato 4 dei 5 gol totali della nazionale albiceleste. L'impressione, così, è che il Ct Scaloni sia quasi costretto a virare sul tridente pesante, quello cioè composto dall'eterno Lionel Messi, del Toro nerazzurro e dell'altro talento Julian Alvarez. Una formazione decisamente offensiva e nel segno della qualità, come certifica la presenza sulla metà campo dell'altro fuoriclasse Angel Di Maria, reduce da una buona stagione con il Benfica sul piano personale (17 gol e 15 assist) ma deludente in ottica trofei (solo una Supercoppa di Portogallo ad inizio annata). A completare la linea mediana i soliti De Paul e Alexis Mac Allister, in vantaggio su Palacios e un Enzo Fernandez in cerca di riscatto dopo le tante delusioni con la maglia del Chelsea.
In difesa, dopo il turnover contro il Perù, si rivedono i titolarissimi. L'unico confermato è l'esterno mancino Tagliafico, mentre si accomodano nuovamente in panchina il collega Montiel e i centrali German Pezzella e Nicolas Otamendi. Spazio, così, per l'ex atalantino Cristian Romero, per l'altro centrale Lisandro Martinez e per il terzino destro Nahuel Molina (ora all'Atletico Madrid e anche lui con un passato in Serie A, nell'Udinese). Tra i pali impossibile rinunciare al mitico Emiliano Martinez, ancora imbattuto in questa edizione della Copa America e in cerca del suo quinto clean sheet consecutivo nella competizione continentale.
L’Ecuador non è formazione da sottovalutare. Gli uomini di Felix Sanchez hanno eliminato il Messico, conquistando il secondo posto nel Gruppo B vinto dal Venezuela: l'obiettivo è confermarsi tra le nazionali in ascesa del panorama sudamericano, forte di una serie di individualità niente male. In attacco c'è la bandiera Enner Valencia, in cerca del primo gol in questa competizione dopo l'espulsione nella gara inaugurale contro il Venezuela.
Alle sue spalle l'enfant prodige Kendry Paez. Per il resto, da segnalare la presenza del mediano Moises Caicedo, anche lui in forza al Chelsea ma reduce da un buon finale di stagione. In difesa, invece, spiccano l'esterno mancino Pedro Hincapie, tra i punti fermi del Bayer Leverkusen che ha stupito il mondo sotto la guida di Xabi Alonso.
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