I sudamericani vogliono confermarsi dopo i successi scacciacrisi contro Messico e Polonia: Di Maria dovrebbe essere della gara nonostante gli acciacchi. “Canguri” guidati da Aaron Mooy.
Evento: Argentina-Australia
Luogo: Ahmad bin Ali Stadium, Al Rayyan
Quando: 20:00, 3 Dicembre 2022
Dove vederla: Rai 1
Dopo avere rischiato seriamente di salutare il Mondiale già nella fase a gironi, l'Argentina di Lionel Messi scende in campo nella serata di sabato per gli attesissimi ottavi di finale con l'Australia. I sudamericani hanno conquistato il primo posto nel Gruppo C grazie alle vittorie su Messico e Polonia, mettendosi così alle spalle l'esordio shock con l'Arabia Saudita. Secondo posto nel Gruppo D per gli australiani, che invece hanno superato di misura Tunisia e Danimarca, conquistando per la seconda volta l'accesso alla fase ad eliminazione diretta.
Il tecnico Lionel Scaloni sembra avere ormai trovato la quadratura del cerchio, dopo gli inquietanti balbettii iniziali: la rivoluzione parte dall'attacco, segnato dalla inaspettata bocciatura dell'interista Lautaro Martinez e dalla promozione del giovane Julian Alvarez, autore del gol del definitivo 2-0 contro la Polonia. L'attaccante del Manchester City, che si è fatto apprezzare soprattutto con la maglia del River Plate, dovrebbe guidare un attacco completato da due leggende viventi come Angel Di Maria e Lionel Messi.
Il fuoriclasse della Juventus dovrebbe essere della partita nonostante la contrattura che lo ha costretto a lasciare il campo nella seconda parte del match contro Lewandowski e compagni. La Pulce, invece, vuole rifarsi dopo l'errore dal dischetto contro i polacchi: l'obiettivo, dopo avere finalmente vinto la Coppa America, è imporsi anche nella prestigiosa manifestazione iridata, per entrare così nell'Olimpo del calcio argentino al fianco di gente come Maradona, Passarella e Kempes.
Non mancano sorprese anche nella linea mediana, rispetto a quella che inizialmente veniva indicata come formazione-tipo. L’uomo in più di queste ultime uscite è stato certamente il giovane del Benfica Enzo Fernandez, giocatore che ha confermato di saper coniugare quantità e qualità. A centrocampo non sembra esserci più spazio per lo juventino Leandro Paredes, a cui viene preferito un altro giocatore tecnico ma anche forte fisicamente come Alexis Mac Allister, annoverabile tra i punti fissi del Brighton di De Zerbi. A completare la linea mediana una vecchia conoscenza del calcio italiano come Rodrigo De Paul, apparso più a suo agio in queste ultime uscite, avendo meno compiti in chiave difensiva e di interdizione.
Nella retroguardia, invece, l’unico grande dubbio riguarda la fascia sinistra: in ballottaggio l’esplosivo Marcos Acuna e il più difensivo Nicolas Tagliafico, con quest’ultimo che appare in leggero vantaggio. A completare il reparto avanzato ecco l’altro laterale Nahuel Molina e i due centrali Cristian Romero e Nicolas Otamendi.
L'Australia vuole stupire ancora. Gli uomini di Graham Arnold sognano di approdare per la prima volta nella storia ai quarti di finale di un Mondiale di calcio. In ottica formazione, i "canguri" dovrebbero schierarsi ancora una volta con un interessante 4-1-4-1: tra i pali confermato Mathew Ryan, protetto da una linea difensiva formata dai centrali Harry Souttar e Kyle Rowles e dai terzini Fran Karacic (in vantaggio su Atkinson) e Aziz Behich.
Davanti alla difesa il leader della squadra Aaron Mooy (uno dei tanti "scozzesi" in campo: milita nel Celtic), mentre qualche metro più avanti dovrebbero agire le mezzali Jackson Irvine e Riley McGree, affiancate dagli esterni Matthew Leckie (match winner contro la Danimarca) e Craig Goodwin. In attacco l'unica punta Mitchell Duke, in forza ai giapponesi del Fagiano Okayama.
A confronto due nazionali che non si sfidano in una gara ufficiale da ben 17 anni: nel giugno del 2005, vittoria per 4-2 degli argentini con tripletta dell'ex genoano Luciano Figueroa. In ottica Mondiale, invece, da ricordare lo spareggio del 1993 per decidere l'ultima qualificata alla manifestazione che si tenne poi negli Stati Uniti: in quella doppia sfida, pareggio per 1-1 in terra australiana e vittoria per 1-0 in Argentina con autorete di Alex Tobin.
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